Citazione Originariamente Scritto da Marco Yahoo Visualizza Messaggio
A me sembra esattamente il contrario: molte linee ferroviarie secondarie sono state soppresse proprio perché onerose dal punto di vista gestionale; se FS/Trenitalia non è interessata a queste tratte, malgrado i contibuti che riscuote proprio per garantire il servizio pubblico, come potrebbe farsi avanti un qualsiasi imprenditore per rilevarle?
Aspetta, stai facendo un mix degli ultimi 20 anni

Molte linee attualmente chiuse sono state chiuse prima della Bassanini dalle stesse FS/Trenitalia (e i 2000 nomi che hanno cambiato) in quanto non produttive. Da quando la competenza del traffico regionale è passato agli Enti locali ci sono anche operazioni di riapertura da parte dei nuovi concessionari (le 19 regione + le 2 province autonome), ci sono anche casi positivi in tal senso (tra cui la sfortunata linea di Malles Venosta, sfortunata per via dell'incidente di mesi fa)

Regione Lazio: http://www.altolazionotizie.it/2010/...apranica-orte/
Bozen: http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovi...#Cenni_storici
Sardegna: http://www.regione.sardegna.it/j/v/2...&v=2&c=316&t=1
(etc. etc.)

direi che i controargomenti a favore della regionalizzazione dei trasporti a scapito della precedente gestione abbiano dei buoni fatti reali...

Io credo che il trasporto ferroviario debba restare pubblico dove ne ricorrono gli estremi (come nel caso del pendolarismo), soprattutto per fornire una risposta valida al problema dell'inquinamento atmosferico e del traffico; i privati dovrebbero competere, invece, nelle tratte dove il problema dell'antieconomicità non sussiste (come, ad esempio, nel caso della Roma-Milano).
E' quello a cui ci staremmo delineando con le criticità di cui sopra:
1. gli Enti locali fanno gare d'appalto con 1 solo concorrente (con tutti i pro e contro che si diceva sopra)
2. qui c'è la prima (ma non unica) visibile battaglia tra operatori, da sottolineare come sia arduo per i concorrenti partire commercialmente.