Sono stra-concorde con te che P2P != Illegale. E' come dire che avendo una Ferrari si fanno automaticamente gare clandestine di auto.
Se però leggi bene la lettera che invia H3G dall'ufficio legale, tra le righe sfruttano l'ignoranza dell'utente medio e provano ad usare il P2P, inteso come scambio illegale di file coperti da copyright, per giustificare l'applicazione della limitazione.
Il sospetto non basta... se vogliono applicare limitazioni al P2P (inteso come illegale) DEVONO avere la certezza che io lo faccio.
Se bastasse il sospetto allora ogni vigile potrebbe fermare qualsiasi auto e fargli la multa per eccesso di velocità solo perché secondo lui andava più veloce del previsto.
O usi il telelaser/tutor oppure non mi puoi fare la multa né sulle intenzioni né sul sospetto. Siamo in uno stato di diritto, non in una dittatura.
Il DPI controlla l'header ma anche il payload del pacchetto TCP/IP... da cui potenzialmente, a meno di pacchetti cifrati (TOR ad esempio), si può sapere esattamente cosa accade.
Cito dall'articolo di repubblica:
""Qui Agcom mette insieme indifferenziatamente procedure e figure diverse. L'hosting provider può infatti rimuovere selettivamente il file pirata dai propri server, mentre di regola il provider di accesso a internet può solo oscurare il sito web. Il solo modo con cui il provider di accesso può rimuovere opere singole è analizzare tutto il traffico degli utenti, con grave violazione della privacy degli utenti, tramite sistemi di Deep packet inspection. Agcom ne è consapevole, tanto che scrive nei "considerata" che accompagnano il testo che sono "tecniche di filtraggio non compatibili con la recente giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea". Diversi consiglieri Agcom, in precedenti interviste, hanno dichiarato che non ci saranno sistemi di Deep packet inspection."



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