Mi permetto di risponderti io prima di Andrea, spero non me ne vogliate.
Secondo me il paragone che fai non è proponibile.
L'ignoranza sulle questioni tecniche (quanto sia un mb, quanto consumi youtube, o emule, o utorrent e quanto io possa lasciarli attivi) è ammissibilissima.
Tant'è che Tre fornisce apposta un contatore per evitare al cliente lo sforamento dovuto ad un utilizzo non pienamente cosciente non tanto (o soltanto) dei software p2p, ma della rete in generale.
Al cliente non è affatto richiesta una diligenza sopra la media, e quegli strumenti sono forniti proprio per questo.
Se questi strumenti non funzionano o non sono accessibili a tutti (mi riferisco a chi ancora oggi non è in grado di registrarsi al sito nonostante l'intervento del call center) non si può pretendere che sia il cliente a doversi arrangiare.
Sul contratto c'è scritto che come cliente si ha diritto a poter usufruire di questi servizi.
Qui secondo me scadi un po' nel luogo comune.
Inoltre il fatto che il 97% dei clienti non supera il giga al mese significa poco o niente. Se il contratto mi dice che ho a disposizione 5gb al mese ho diritto di consumarli fino all'ultimo mb (magari proprio ultimo no, ma ci siamo capiti...).
Tieni conto che molti utenti adsm (vorrei dire la maggioranza, ma non ne sono sicuro) sono "costretti" a utilizzare questi servizi perchè digitaldivisi, magari ne hanno bisogno anche a livello professionale all'interno di una rete aziendale come il sottoscritto, non dimentichiamolo.