Il provvedimento
Il provvedimento – il 78/08/CIR pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 299 del 23 dicembre, le cui principali disposizioni saranno applicate entro fine giugno, cioè 180 giorni dall'entrata in vigore, il 24 dicembre – contiene importanti novità a proposito della «portabilità del numero mobile», definizione con la quale si indica la facoltà di un utente di cellulare di cambiare gestore mantenendo il proprio numero (prefisso compreso).
In sintesi tre sono i punti di modifica: riduzione dei tempi necessari per la transizione,
divieto per il vecchio gestore (il donating, quello che ha il contratto con il cliente e lo cede, mentre chi lo acquisisce è il recipient)
di interrompere il processo di "migrazione" scartando o rifiutando la richiesta del cliente con motivazioni non espressamente previste dalla delibera stessa (
con una revisione delle causali di rifiuto), maggiore capacità di evasione delle richieste. «Questo intervento intende migliorare il sistema e ridurre gli eventuali intoppi – spiega Vincenzo Lobianco, a capo della Direzione reti e servizi di comunicazione elettronica dell'Agcom – e si è reso necessario anche alla luce dell'attuale quadro concorrenziale, dove di recente hanno fatto il loro ingresso gli operatori virtuali: a questi, che giocoforza si muovono in un mercato di sostituzione, deve infatti essere garantita la possibilità di partecipare a pieno titolo al processo competitivo». Ma ecco i dettagli.
Il funzionamento
La number portability prevede che qualora l'utente (di abbonamento o prepagata) accetti la proposta del gestore recipient sottoscrivendo l'apposito modulo di adesione, il nuovo operatore trasmetta la richiesta al donating. La richiesta sarà inserita in un sistema di trattazione della pratica e da questo momento in poi non dovranno – entro fine giugno – passare più di tre giorni lavorativi per il cut-over (il passaggio). «Prima della delibera 78/08 – spiega Lobianco – il termine andava dai cinque ai dieci giorni. Il problema principale, tuttavia, sta nel fatto che il donating, avuta notizia dell'intenzione di abbandono del proprio cliente, mette abitualmente in atto una strategia di retention basata su tecniche talvolta al limite dell'ingannevole. Ad esempio, i dati dell'utente sono trasmessi dal reparto tecnico a quello commerciale e questo comincia a bombardare il cliente con proposte e messaggi volti a trattenerlo». Risultato:
la pratica della retention – che comunque non è vietata – è diventata un costume diffuso, finendo per rallentare le migrazioni, con una percentuale di rifiuti o scarti superiore al 50 per cento.