Siamo troppo d'accordo ultimamente...
Come hai notato sopra non dicevo questo. Cmq per avere un'età giovanile stai diventando molto vecchio dentro- trovo fuorviante sostenere etc etc
La riflessione, cogliendo il tuo spirito polemico, comunque potrei anche valutarla: in un momento di progresso dell'offerta, se Milano e Roma hanno un'offerta maggiore del 150% è normale che Firenze e Bologna si sentano "penalizzate" da un aumento di convogli pari al 20%?
(NB: non sono numeri esatti, ma contando solo i FrecciaQualcosa i numeri sono pressoché questi... certo che, a sua volta, andrebbero valutati i convogli semiveloci persi che non pareggiano al momento i vantaggi nonché calcolare i semplici rebrand commerciali di precedenti treni sulla stessa traccia oraria)
Cmq la terza città del Centro Italia, Prato, ha avuto un'offerta di collegamenti nazionali diretti praticamente scesa del 95%: ha quattro treni in croce (e quattro non è un numero a caso...). E per di più lenti. Molto. Eppure è una delle aree industriali più vivaci, nonostante la crisi, di tutto il palcoscenico dell'area centrale del paese. Il sistema dei trasporti è più complesso dell'asse diretto Milano-Roma, chissà se i privati intercetteranno questi traffici come è successo per le lowcost aeree.