FAX di protesta
Vi copio e incollo il fax che sto inviando a:
1) AGCOM - 081/7507616
2) ANTITRUST -
06/85821256
3) Procura della Repubblica di Roma
0639736135 (per conoscenza)
4) H3G
800176600 - 800176600(per conoscenza)

Se volete, con le opportune modifiche potete copiarlo e inviarne uno anche voi.
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Con la presente si intende segnalare, ancora una volta, il continuo disservizo riscontrato sulla linea dati 392 XXXXXXXX afferente al contratto stipulato con la società H3G denominato TRE TIME LARGE 300 ore ed intestato al sottoscritto.

La predetta società ha effettuato, una sostanziale modifica contrattuale senza darne alcuna comunicazione (e negandone tutt’oggi il fatto) ai propri utenti.

In sintesi, un contratto “a tempo (Tre Time Large 300 ore) con navigazione “senza limiti” (all’interno delle ore concordate), è stato trasformato in un contratto “a volume vincolandolo alla quantità di dati trasmessi e ricevuti: al raggiungimento soglia di 1Gigabite di traffico dati la società H3G attua un rallentamento a 128Kbps (10KBs) per 96ore rendendo, di fatto, impossibile la fruizione delle attuali risorse Web.

Tale provvedimento, dichiarato dalla stessa società solo alla fine di settembre 2010 in risposta ad un articolo pubblicato dal quotidiano “la Stampa” (Allegato 1) e mai esplicitamente ai propri utenti, è in continua mutazione : il blocco è passato da 24 a 48ore per arrivare ora a 96, giustificandolo come “una misura a tutela delle risorse web” senza per questo indicare mai, anche a seguito di diretta richiesta degli utenti, con quale criterio tali risorse vengano tutelate.

A supporto di quanto affermato si segnala che dal mese di ottobre 2010 non sono più disponibili nel sito della H3G, area utenti, le “statistiche di navigazione” con espresso riferimento al volume di dati trattato, cosa che invece era indicata, nell’apposita colonna, fino a settembre 2010 sessione per sessione (c.f.r. Allegati 2 e 3).

Tale mancanza determina un eccessivo squilibrio tra le parti, non consentendo all'utente di verificare l'entità dei megabyte scaricati e il relativo cambio di banda. Oltre a qualificarsi come inadempiente, tale atteggiamento e' contrario a quanto previsto dall'art. 60 comma 2 del codice delle comunicazioni elettroniche, il quale espressamente prevede che "Le imprese designate soggette agli obblighi previsti dagli articoli 54, 55, 57 e 59, comma 2, forniscono le prestazioni e i servizi specifici di cui all'allegato n. 4, parte A, di modo che gli abbonati possano sorvegliare e controllare le proprie spese ed evitare una cessazione ingiustificata del servizio”.

Si vuole, inoltre, evidenziare come un “blocco” di 96ore, attuato al raggiungimento della soglia imposta di traffico dati, infici “de facto” l’intero contratto di fornitura del servizio internet. In effetti, su un totale contrattuale di 300 ore mensili, la normale fruizione del web risulta possibile solamente 1 giorno su cinque (!). Se ne potrebbe evincere, pertanto, che il “tutelare le risorse di rete” per la società H3G si concretizza nel non permettere l’accesso a dette risorse e, nel contempo, esigere la corresponsione dei pagamenti mensili al pari di una completa e costante fornitura del servizio (Allegato 4).

Si segnala in ultimo che alle numerose raccomandate di reclamo inviate alla società H3G (nelle quali si invitava la stessa al rispetto delle condizioni contrattuali concordate), non si è mai ottenuto formale riscontro.
Richiedendo, un urgente quanto fattivo intervento delle Autorità adite, ognuna per le proprie specifiche competenze, si porgono


Distinti saluti,


Ellekappa
Allegati :
allegato 1 – risposta H3G quotidiano “la Stampa.it”
allegato 2 – statistiche di navigazione con specifica dati trasmessi/ricevuti
allegato 3 – statistiche di navigazione privi di specifica dati trasmessi/ricevuti
allegato 4 – Lettera II sollecito di pagamento fatture