I cittadini cui si riferisce l'art. 3 sono i cittadini italiani non i "cittadini" in generale. L'art. 3 parla di eguaglianza (nei due sensi di formale e sostanziale), e' applicabile come "definizione" di discriminazione.
Le altre due fonti sono applicabili.
Quello che dico io e' che e' ovvio che la 3 con una politica di questo tipo venga condannata immediatamente (e' fin troppo palese la discriminazione), ma da qui a dire che e' "ingiusta" ne passa...
Quello che la 3 dovrebbe fare e' trovare le caratteristiche tipo di chi la frega che si possano applicare a tutti (per esempio conto corrente, carta di credito, debiti, lavoro, reddito, garanzie...)
Questo ovviamente a danno di tutti quelli che pur rispettando queste caratteristiche devono compilare documenti su documenti, richiedere cose di cui non hanno mai avuto bisogno e a danno dei dealer che devono effettuare controlli (costosi) e prendersi la responsabilita' delle attivazioni...
Riguardo al tuo esempio del siciliano:
se si SA che il 90% dei siciliani sono mafiosi e che tutti i mafiosi passati per quell'hotel hanno fatto danni per 1000 euro senza pagarli (due premesse praticamente impossibili e che se fossero vere significherebbe vivere in una societa' completamente diversa dall'attuale) allora non lo trovo cosi' ingiusto. Cio' non toglie che sia una discriminazione
Riguardo alla carta di credito quello che non consideri e' la discriminazione indiretta.
Se la cc ce l'hanno solo gli italiani (perche' per esempio e' permesso alle banche rifiutarla agli stranieri e queste lo fanno sistematicamente) in realta' sto discriminando sulla base della nazionalita' (indirettamente)
Nel caso di specie con le cc si discrimina per eta', per nazionalita' e per condizioni personali e sociali
Riguardo alla razza ti ricordo che tu nel titolo hai scritto discriminazioni RAZZIALI il che e' decisamente fuori luogo!