Bene Max, ti ringrazio per avere chiarito che è davvero con me che ce l'hai, non mi ero sbagliato.
Sei riuscito in un'impresa colossale: hai confutato parola per parola il mio intervento, discusso i miei problemi caratteriali, mi hai tacciato di superbia, detto che sono un visionario perché ho affermato che è stato insultato un giornalista (sul suo blog, dove ha aperto la porta a chiunque, e non ha cancellato un intervento che sia uno, sono ancora lì).
Hai un bisogno inesauribile di prendertela con qualcuno, vedo. Ma non era con Tre che te la dovevi prendere? O sei arrabbiato col mondo intero? Per quanto mi riguarda, te la puoi prendere anche con me, le cose non cambiano di una virgola.
Solo una precisazone: io non parlo a mezza bocca (altra pelosa accusa da ultrà). Io ho parlato chiaro, se avrai il buon gusto di fare una ricerca. Quello che è successo finora, era l'unica cosa che poteva succedere. Se si seguirà la strada del buonsenso, un qualcosa si porterà a casa. Se si vogliono prendere a cornate i muri, ci si assicuri di avere le corna installate e collaudate, ché i muri son duri. Io, onestamente, di costoro non capisco cosa vogliono, se non vendetta. Pessima mossa.
Detto questo, ti concedo ogni trionfo nei miei riguardi, mi dichiaro sconfitto a fronte di cotanta veemenza, e ti lascio tranquillamente proseguire nella tua difesa dei tarantolati che qui (poco, per fortuna) e altrove (parecchio) stanno dando spettacolo di sé. Mi ricorda tanto la rivolta del pane di manzoniana memoria: capipopolo, agitatori, condottieri, e via tutti a fare casino. Ma poi, quando arrivarono i birri, fu solo quello sciocco di Renzo Tramaglino a finire in gattabuia. Di capipopolo, agitatori e rivoluzionari si perse ogni traccia (tutti a casa al caldo con svariati chili di pane), e lui restò da solo a cianciare dentro all'osteria.
Ma io sono un nostalgico della letteratura e del buon diritto.
Buona continuazione.
M