in cui vi è la risposta ufficiale dell'azienda su quanto accaduto.
Verso la fine dell'articolo si legge:
"Sul caso è intervenuta anche l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, che in una lettera a Fastweb ricorda le leggi che "vietano discriminazioni su base etnico-razziale o di nazionalità nella fornitura di beni e servizi" e invita a "controllare e sanzionare coloro che, all’interno dell’azienda o per suo conto, dovessero discostarsi" da questi principi. Una lettera che, per conoscenza, è finita anche sul tavolo dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali."