Facciamo un esempio pratico banalizzando un po' una situazione in modo tale da vedere se così va meglio perchè a volte quando c'è di mezzo la scienza del diritto e qualcuno decide di fare propria una interpretazione anche se essa appare ai più strampalata e priva di fondamento, non è sempre facile fargli cambiare idea sopratutto quando si decide di ricorrere a strani sofismi;
Vediamo quello che io ho deciso di battezzare: il paradosso del 3
Supponiamo che un soggetto compri una Supertua+ con 5€ di traffico, che riceva delle chiamate senza effettuarne e alla fine del mese lo stesso riceva un accredito sotto forma di autoricarica dell'importo di 5€. Supponiamo che in seguito questa persona decida di fare chiamate per un importo complessivo di 5€ e poi non tocchi più la usim fino al momento delle rimodulazioni. Cosa succede una volta che arrivano le rimodulazioni visto che il soggetto avrà un credito residuo pari a 5€? La persona avrà diritto a 5€ o a nulla? Se si dovesse adottare la tesi di piedone sarebbe impossibile risolvere il problema infatti nulla è stato disposto riguardo la priorità nella consumazione del credito nel contratto con la Tre proprio perchè non si intendeva differenziare le due voci, ove vengono fatti bonus viene sempre stabilita una priorità di consumazione degli stessi. In questo caso potrebbe infatti accedersi a 3 (vedete che il 3 è un numero magico?) diverse soluzioni:
1) Il cliente ha diritto ai 5€ ricaricati
2) Il cliente ha diritto a 2.5€ in quanto credito ricaricato e autoricaricato si sono miscelati
3) Il cliente non ha diritto a nulla in quanto si consuma per prima il credito ricaricato
Tutte e tre le soluzioni sono giustificabili dal punto di vista logico ma sarebbe eccessivamente lungo darne una giustificazione per ciascuna.
Nell'esplicare il paradosso sono andato contro i miei interessi volendo creare una situazione estremamente lineare mentre la storia di una sim non è mai lineare e quindi finche il credito acquistato e quello autoricaricato vengono conteggiati insieme è impossibile districare il problema, tralaltro vi invito a tenere presente il fatto che da una mia chiamata di qualche tempo fa con la tre mi è stato detto che loro riescono a risalire solo alle ricariche effettuate negli ultimi sei mesi, non so se ciò sia vero o meno ma è evidente come sia complesso fare il conto di tutta la storia della vita di una sim.
Si avrebbe un'assoluta mancanza di trasparenza peraltro, inquanto il cliente non saprebbe mai se sta consumando ciò che ha effettivamente acquistato o ciò che in realtà è un bonus. Quindi Piedone & co. se continuate, vi chiederò di dirmi quanto la tre debba esattamente restituirmi perchè frutto di ricariche se dovesse essere fondata la vostra tesi, ma la storia della mia sim è molto più complessa dell'irrisolvibile paradosso del 3.
Quindi la domanda è: se si voleva effettivamente differenziare tra credito pagato e credito autoricaricato perchè non è stato stabilito un criterio di consumazione? Perchè non sono stati contabilizzati sotto due voci diverse?