Essendo la rete liberalizzata,le tracce orario possono essere richieste da qualsiasi soggetto e RFI le vende a prezzi di mercato.
Inoltre che mi risulti esiste(o esisteva) un organo al ministero dei trasporti preposto a dipanare qualsiasi controversia in campo ferroviario,ivi comprese le tracce orario.
Per quanto riguarda le regioni,a parte il fatto che mi sembra non siano obbligate a fare gare per la gestione dei servizi regionali,in tutte quelle nelle quali si e' seguita la strada del bando la conclusione e' sempre stata la medesima:Trenitalia e' l'unica realtà industriale capace di garantire un servizio regionale,tranne linee specifiche la cui gestione e' l'unica consentita alle gracili strutture delle compagnie private oggi presenti sul mercato.
Anche la strada dei consorzi di imprese non mi pare che abbia dato grandi risultati,visto che Trenitalia-seppure in co-partecipazione-si e' aggiudicata sempre le linee più remunerative.
E' vero che lo stato garantisce ancora per pochi anni una integrazione alle somme per il trasporto regionale su ferro a quelle regioni che scelgono Trenitalia come proprio fornitore,ma bisogna aggiungere che una delle motivazioni sta nel fatto che per ragioni sociali il costo chilometro garantito come base e' semplicemente ridicolo rispetto ai costi reali.
Non bisogna mai dimenticare un concetto fondamentale:produrre profitti dal trasporto viaggiatori e' impresa titanica...
Nel nostro paese spesso si alza la voce non per difendere dei diritti,quanto per accampare dei privilegi...
Nel settore dei trasporti-non tanto ferroviari,quanto soprattutto stradali- poi esiste una regola che i proprietari di società private conosco sin troppo bene:
gli utili a me,i costi allo stato(o alla regione).