Citazione Originariamente Scritto da veditu Visualizza Messaggio
Ripeto: una cosa è essere contro a un "fallimento del mercato" (da cui nasce un "paradosso tariffario"), altra cosa è contestare le normali dinamiche di mercato.

Finchè si corregge la distorsione sono d'accordo, quando però si passa a parlare - come tu hai fatto - di SMS a 6centesimi si passa a una logica che con il libero mercato ha poco a che fare. Si passerebbe da un opposto all'altro.

E dato che il "paradosso" esiste per la "pigrizia" della domanda, che non ha voglia di cercare la tariffa conveniente con SMS a 8cent o 12cent, riterrei un intervento normativo simile a quello che hai paventato ancora più iniquo.


Assolutamente d'accordo.
la tua è una provocazione fatta con il salame sugli occhi. Ora ti spiego il perché.

Per primo bisogna abolire le autoricariche dovute agli sms, già questa proibizione da sola è sufficiente perché il costo degli sms si riduca "spontaneamente", stranamente di questo particolare che ho posto al primo punto nessuno vi si è soffermato.

Passiamo alle promo sugli sms nella stragrande maggioranza sono offerte valide solo sulla rete del gestore e solo dei piccoli quantitativi possono essere inviati verso altri gestori.

Sul piano tariffario già esistono (o esistevano) offerte di sms a 6 cent. (postemobile?), 7 cent. (3), 9cent. (Wind). Quello che noi discutiamo è che la maggior parte dei piani ha il costo a 15 cent. L'anomalia sta qui.

Dal 1 luglio 2009 una norma europea stabilisce il prezzo massimo per gli sms in roaming ad 11 cent. (13,2 iva inclusa) mentre in Italia nessuno è intervenuto a far abbassare il prezzo massimo. Altra anomalia di un regolatore assente.

Quindi dire che si vuol fare populismo, usare bombe termonucleari a mio parere è esagerato.

Il libero mercato è il gioco di molte componenti e non solo della dinamica dei prezzi che in questo caso sono arbitrariamente tenuti alti dai gestori che fanno cartello (pratica condannata dalle leggi antitrust).