Io noto una cosa. Sono sempre stato un sostenitore dei blog, in quanto parte della rete in generale, la cui libertà mi preme assai. Però, io credo che molti fraintendimenti siano legati alla forma con cui alcuni si pongono sul proprio blog. L'articolo "disinformato" che ha acceso la diatriba è, appunto, un articolo. E, come diceva qualcuno, "le parole sono importanti". Non so se consapevolmente, ma l'autore fa proprio un articolo, per linguaggio, taglio, volontà di (male, mi spiace) informare; lo stile è quello di Report, o di Mi Manda RaiTre. E' OVVIO che, su un mezzo multiforme e neutro come la rete, la FORMA determini la fruizione del contenuto. E quel pezzo, disinformato e, nel senso puro del termine, fazioso, è stato colto per quello che voleva sembrare: informazione.
A questo aggiungiamo il lobbismo, ed ecco che si spiega senza grandi sforzi il nascere della divisione accusa-difesa che ormai, nel caso di Tre, investe anche i commenti sul colore delle scarpe degli uscieri.
Male, malissimo, perché si è perso di vista l'obiettivo, almeno di un forum di telefonia: difendersi, e spendere il meno possibile, OGNUNO SECONDO LE PROPRIE ESIGENZE. E quest'ultima frase è importante, perché generalizzare e combattere secondo le proprie necessità deve avere il sensato limite di non impedire agli altri, che hanno altre esigenze e necessità, di avere chiarezza e imparzialità. Fare polverone per ogni movimento è male.