Ma a marzo si scriveva questo...:
MILANO (MF-DJ)--Grande attenzione ai costi, come dimostra la flessione
del 50% nelle perdite operative, ma anche un impatto negativo sui ricavi
scesi del 5% a 1,6 mld e sull'Arpu, cioe' i ricavi medi per utente, di
23,4 euro. Le buone notizie per la societa' guidata da Vincenzo Novari
arrivano direttamente dalla Cina, e piu' precisamente da Cannig Fok,
managing director del gruppo Hutchison Whampoa, il colosso che controlla 3
Italia, e dal cfo Frank Sixt. I manager, nel corso di un briefing con la
stampa internazionale hanno infatti commentato i dati del gruppo italiano
spiegando che "sono ancora in rosso, ma sono in linea con il budget". E
che il break-even "arrivera' nel secondo semestre".
Fok e Sixt, si legge in MF, hanno giudicato molto positivamente il
lavoro di Novari spiegando anche il focus dell'azienda. Quando e' stato
fatto notare che in Inghilterra e in Italia, Hutchison ha solo il 10%
della market share la risposta e' stata eloquente: il valore e' corretto
sul business voce, "ma sul business dati la societa' si attesta al 30% ed
e' questo il settore core del gruppo". Nel corso dell'anno, come si legge
nella nota della societa', i clienti di 3 Italia sono aumentati del 3% al
31/12/09 e a fine marzo sono 9 mln. Il gruppo "ha continuato a
focalizzarsi sui clienti ad alto valore che a fine 2009 rappresentavano il
37% del totale". E a proposito del business dati, "prosegue inoltre il
trend del traffico trasportato sulla rete del gruppo, cresciuto del 120%
tra il 2008 e il 2009, e del 45% nei primi tre mesi del 2010. La scommessa
di Novari nei prossimi mesi sara' proprio questa: riuscire a trovare un
equilibrio nei conti tra taglio dei costi, crescita dei clienti a valore
aggiunto e incremento del business dati.