Maigret, il tuo ragionamento è corretto ma IMHO non prende in considerazione il fatto che il diritto di recesso di cui stiamo parlando è il diritto concesso all'utente in seguito a una modifica unilaterale del contratto. la ratio è quella di garantire un "contro-potere", un "diritto di uscita" senza penali.
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facciamo un esempio di diritto societario:
Tizio ha il 10% della società Alfa
Alfa in occasione della quotazione della controllata Beta assegna gratuitamente a Tizio l'1% della nuova società
dopo 2 anni la società Alfa decide di traferire la sede all'estero e Tizio decide di esercitare il proprio diritto di recesso.
Tizio ha diritto a mantenere l'1% della nuova società o, poichè non si tratta di titoli acquistati, esercitando il proprio diritto di recesso li deve lasciare in pancia alla società Alfa?
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quello che voglio dire è: il decreto Bersani (e l'accresciuta importanza sul termine "acquistati" lasciamolo stare).
parliamo invece di diritto di recesso.
e chiediamo all'avvocato di Wind come funziona il diritto di recesso.