ma secondo te, i negozianti saranno i primi o gli ultimi ad avere notizie certe e ufficiali?
o sono i primi a potersi inventare "me l'ha detto tizio dell'area X, o caio dell'area Y"?
ormai è assai chiaro che l'ultimo gestore arrivato (3 nel nostro caso) per potersi consolidare e assicurarsi una vita futura ha bisogno di aggregarsi con qualcun'altro. E' una legge basilare dell'economia/finanza. In un mercato saturo, che comunque richiede continui investimenti per aggiornamenti tecnologici, dove i margini sui ricavi è difficile aumentarli se non con gabole al limite del malavitoso (tipo "il ti ho cercato" a pagamento), è fisiologico che gli "ultimi" due operatori cerchino una alleanza per fare ancor più massa critica.
Nel caso specifico di 3 e Wind, 3 ha i soldi per comprare Wind (ma Wind è piena zeppa di debiti) pur essendo l'ultimo gestore arrivato, e Wind non ha interesse a farsi comprare. Dovendo venirne fuori un accordo finanziario soddisfacente per entrambi le proprietà, la cosa va molto più per lunghe di quanto le esigenze di mercato richiederebbero. L'aggregazione sarebbe stata da farsi PRIMA dell'asta frequenze LTE e conseguente sviluppo della rete 4G
Il ritorno...
la trattativa non è una bufala, al contrario il buon esito non l'ha mai confermato nessuno (intendo come fonti del livello FT). Il rendere noto della prima fase non implica una soluzione positiva (che, tra l'altro, con la complessa normativa del settore ormai non sarebbe neanche più una "certezza" neppure il comunicato ufficiale di fusione)
A differenza di qualcuno che afferma che la notizia ufficiale verrà data tra qualche mese ed in autunno la fusione delle reti, io penso che ad oggi a parte i 2 ceo non sanno proprio nulla. Non penso che i commerciali sappiano giá qualche cosa....![]()
Io resto sempre della speranza che il tempo porti a nuove ed alternative forme di consolidamento che non siano necessariamente la fusione. Perdere soggetti operanti in un mercato comporta inevitabilmente ripercussioni negative sulla concorrenza, anche se si cerca di smentirle a tutti i costi. Come sottolineato da ibarra, le strade alternative possono portare anche alla semplice condivisione di infrastrutture, tale da alleggerire notevolmente le spese di gestione e gli investimenti. In questo modo le società rimarrebbero entità distinte e l'assortimento d'offerta più o meno ancora decente. Se diamo un'occhiata in UK, la tutela della concorrenza dai lasciti di una fusione richiede misure alquanto macchinose e complesse: lì ad esempio l'authority ha imposto l'aumento del numero di mvno per scongiurare l'aumento dei prezzi. Magari li vanno meglio, ma qui da noi vediamo che solidità e successo abbiano i virtuali: la maggioranza di essi ha finito col rendere le armi e chiudere bottega, vuoi per il mercato saturo, vuoi per la diffidenza della gente. Quello di ispirarsi al modello americano è un concetto sbagliato per l'europa che rischia di fare la fine dell'euro: gli stati ue sono ancora troppo diversi per ridurre il numero dei gestori a pochi gruppi internazionali presenti in ogni paese, con l'ingenuo obiettivo di abbattere i costi di roaming. Prima di tutto perché sono scelte non condivisibili al succedersi dei governi (l'attuale commissione si è rivelata poco incline, rimandando la discussione al 2018) e di conseguenza le fusioni finiscono col fare esclusivamente gli interessi finanziari dei papponi che sembrano non aver altro di meglio da fare che giocare a risico ... Confido molto nell'attuale commissaria dell'antitrust ...
Ultima modifica di Revolt; 03/04/2015 alle 14:18
Ad oggi gli operatori telefonici con i pacchetti da 10 euro non possono sopravvivere. Per quanto la gente parli che la fusione portera´ ad un aumento dei prezzi non dimentichiamoci che fino a 3-4 anni fa gli attuali pacchetti avevano un altro costo , forse da permettere di mantenere la situazione attuale. Prima o poi qualcosa dovra´avvenire che porti forse alla riduzione di qualche operatore in modo da poter ridare fiato al settore della telefonia.
Ad oggi se non ci sono le tariffe a consumo di 3-4 anni fa, 10 euro da far pagare obbligatoriamente a chi prima riusciva spenderne meno, sono anche troppi. Ci credo che prima i pacchetti costassero (ormai solo poco) di più: la gente aveva la possibilità di gestirsi con i piani tariffari che ora sono praticamente estinti, poiché hanno assunto costi da tariffa internazionale. Per non parlare del pagamento di tutti quei servizi che all'epoca erano gratuiti. Sentir dire che così i gestori non vanno avanti, fa solo sganasciare dalle risate. I cali che si registrano nei bilanci sono prima di tutto frutto dell'inutile guerra di prezzi che hanno messo in piedi qualche anno fa. Così come la conseguenza del fatto che se tu costringi una persona a pagare un canone semplicemente per accedere al servizio di telefonia, questa alla fine ti pianta in asso e va in cerca di altre soluzioni. Quindi non è tutta colpa del taglio delle interconnessioni e della "pressione competitiva", come lasciano credere.
Le fusioni sono pratiche realmente necessarie solo nel momento in cui la situazione finanziaria di un gruppo è diventata insostenibile. E non sembra che sia dappertutto così: sembra piuttosto l'ennesima moda finanziaria del piffero a cui in tanti si accodano come pecore anche non essendoci urgenza, ma solo perché si rimpinguano le casse. In una recente intervista sull'argomento fusione/consolidamento, ibarra parlava di un fenomeno "make sense" fra 3-5 anni da ora, non necessariamente adesso. Eppure per come la mettono gli speculatori (cioè la rovina di stati e popoli), è un fenomeno urgente ... ma a quanto pare solo per quegli schifosi papponi dei finanzieri.
Ultima modifica di Revolt; 03/04/2015 alle 19:11
Scusa se non concordo in tutto con quanto da te detto Qui sopra. Anche 3 o 4 anni fa esistevano i Pacchetti ma se paragonati ad oggi i prezzi sono pressocchè dimezzati. Es. Smart 200 di vodafone costava 2-3 anni fa ca. 20 euro al mese ad oggi hai pacchetti da 15-20 euro in media ma con 500 o 600 minuti più internet illimitato. Questo politica al ribasso sicuramente chi ci ha guadagnato è stato l'utente finale. I gestori hanno ridotto così l'Arpu ma cosa significa tutto questo che da altre parti bisogna risparmiare e come? Riduzione del personale, decentramento dei call center, minori investimenti di rete ed altro. Purtroppo tante realtà si sono aggregate e in futuro ce ne sarsnno altre, vedasi gruppi bancari, assicurativi etc. Purtroppo una wind o h3g sono state sempreviste come di scelta di secondo piano. Come dire che chi guidau a fiat e peggiore di chi guida un bmw. Dove stà scritto. Io spero solo che se una fusione debba esserci questa crei minor dolore a tutti...