Allora, vediamo di capirci qualcosa.
Saro' abbastanza lungo, ma e' necessario. Abbiamo tre figure che operano e cioe': il soggetto debitore, and65, la carta di credito, che per comodita' chiamero' CartaNo, ed il soggetto creditore, Tim. Il rapporto e' SOLO tra and65 e CartaNo. Infatti and65 chiede contrattualmente a CartaNo di addebitare sul suo c/c tutte le spese da lui fatte, e quindi RICONOSCIUTE, utilizzando appunto la carta di credito. Tim in tutto questo non ha niente a che vedere. Poi c'e' il contratto tra and65 e Tim, in cui and65 si obbliga a corrispondere a Tim una somma X per Y rate. Di questo contratto, come e' ovvio, CartaNo NON SA NULLA, ne' quando avra' inizio, ne quando finira', ne' l' importo delle rate, ne' il loro numero, ne' se si tratta di importi costanti o variabili. Pertanto, ogni addebito DEVE essere autorizzato da and65. Quindi, una spesa non riconosciuta va stornata, senza dover raccontare a CartaNo il perche' ed il percome Tim abbia addebitato la penale. Che poi tutte le carte di credito chiedano delle "pezze d' appoggio" per procedere allo storno, questo e' un altro discorso, ma IMHO basta una semplice lettera di diffida e contestuale messa in mora. D' altronde, l' addebito attraverso la carta di credito e' assolutamente assimilabile all' addebito diretto su c/c tramite RID, e quando io decido di REVOCARE un RID, non faccio altro che recarmi presso la mia banca e senza fornire alcuna spiegazione o "pezza d' appoggio", ottenerne l' immediata revoca. Ovviamente in entrambi i casi, storno della carta di credito o revoca del rid, il soggetto debitore si assume tutta la responsabilita' di quanto fatto nei confronti del soggetto creditore, considerando le quasi certe azioni di rivalsa del creditore ove tali sospensioni di pagamento siano del tutto aleatorie.
Scusandomi per la lunghezza, spero di essere stato chiaro.![]()