La scusa delle tradizioni locali per giustificare pratiche assurde mi pare risibile, abbiate pazienza. Ricordo che l' infibulazione praticata alle donne in tenera età ( tanto per fare un esempio ) è anch'essa un' usanza di certe popolazioni. Vi sentite di sottoscriverla ? Voglio sperare di no ! Eppure è un' usanza locale, come quella di chi mangia i gatti. Vi sentite di difendere la corsa dei tori a Pamplona nelle strade, nell' ambito della quale ci sono spesso e volentieri morti e feriti ? A me sembra pura demenza, per voi non so... Il fatto è che Bigazzi non ha raccontato un fatto storico ( in guerra c'era tanta miseria e fame che ci si arrangiava pure a mangiare i gatti ), si è dilungato in descrizioni ripugnanti, di nessuna rilevanza nella narrazione storica e ha detto che la carne del gatto è buona, ammettendo di averla consumata. Qui ci si dimentica, fra le altre cose, che la tv entra nelle case di tutti e che menti deboli esistono a tutte le latitudini. Per tacere della sensibilità di gran parte del pubblico, già sottolineata. Sul fatto che si cuociano animali vivi in maniera orrenda, sono d'accordo anche io ( che non li mangio ), ma il fatto che si faccia una stupida crudeltà verso determinati animali, non rende accettabile la crudeltà verso altri, specialmente animali da affezione come gatti e cani. Sul fatto che, poi, ammazzare un gatto per mangiarlo sia maltrattamento di animali, beh credo non vi sia dubbio alcuno. Ciò deriva proprio dalla qualifica di "animale da affezione" che gli è attribuita a livello nazionale e europeo.



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