Io la vicenda la ho percepita in modo differente, secondo me (perchè è quello che avrei fatto io) non è tanto la questione sul "chiudere un occhio" e non fargli pagare il biglietto (che poi tale biglietto il ragazzo lo voleva pagare...) ma la questione si pone sull'educazione e sulla cortesia nella richiesta.
Anche io uso parecchio il treno ed ovviamente incontro personale di bordo cortese e personale scortese e questo lo capisco! Il fatto è che se si chiedono le cose con scortesia (o addirittura si intimano) è ovvio che la risposta sarà anch'essa meno cortese... In questo caso la "controlloressa" si è rivolta con scontrosità ed ha continuato a farlo ed è per questo (IMHO) che il giornalista si è indignato ed ha deciso di scrivere l'articolo!
La maleducazione delle parti in gioco più l'ingiustizia (nel finale) hanno fatto scoppiare la bolla, semplicemente quello e non il non voler "chiudere un occhio" hanno indignato il giornalista!
Tantopiù in quanto una persona disabile (da quato ricordo del regolamento) ha diritto ad una assistenza a bordo (e durante l'imbarco e lo sbarco) che palesemente non sono non ha ricevuto, ma anzi ha ricevuto solo scortesia!!
Andiamo chiamare la polfer per far scendere un ragazzo disabile dal treno? Io non la ho mai vista chiamare nemmeno per personaggi a dir poco "bulleschi" che rifiutavano qualsiasi dialogo con il controllore!! E tutt'oggi vedo il controllore saltare a piè pari il controllo di personaggi poco raccomandabili per evitare questioni!!
E allora mi dico, se il controllore non controlla il biglietto ad un "bullo" per non dover chiamare la polfer... Perchè la chiama per un ragazzo disabile?
Ripeto una persona disabile da regolamento ha diritto all'assistenza, qui non sono non la ha ricevuta ma ha ricevuto il trattamento contrario!
Sono poi d'accordo con Gioi sul non dover chiudere un occhio assolutamente... Conosco alcuni disabili che ci marciano apposta e fanno i finti tonti (perchè disabilità fisica non vuol dire per forza anche disabilità mentale!) sfruttando il buon cuore di alcuni controllori. Però far rispettare il regolamento con educazione e cortesia è sempre la cosa migliore! Qui la "controlloressa" ha mancato di cortesia, di educazione ed anche di regolamento (rifiutando l'identificazione).