Trenitalia, disabilità e disumanità
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Trenitalia, disabilità e disumanità

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  1. #1
    Il Sire L'avatar di AndreA
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    Citazione Originariamente Scritto da gioi Visualizza Messaggio
    Aldilà del dispiacere che provoca la situazione, prendersela con chi applica il regolamento è sbagliato.

    Ne so qualcosa di ferrovie, visto che mio padre c'ha lavorato per quasi 40 anni!
    io allora sono un contadino, un falegname e un calzolaio

    Bando agli scherzi, quel che emerge non è il regolamento di per sè ma la posizione assunta in una situazione dove esiste, sempre grazie alle stesse regole del trasporto ferroviario, anche una diversa flessibilità.
    Comunque, se vogliamo parlare a livello prettamente regolamentare c'è una certa discrasia sui doveri chiesti al passeggero e al diniego della propria identificazione* della conduttrice con l'articolista... tra l'altro noto anche la dicotomia generale in cui si permette a soggetti con una certa forza contrattuale (vedi Ryan in altri 3ad) di contestare DPR e sentenze del Tar con una certa soddisfazione, mentre in questo caso - soggetto sicuramente più debole - un regolamento (ossia la fonte normativa più debole della società civile) è un grimaldello per la legalità. Insomma, avevo ragione a dire che conosco i miei coetanei...

    (* se non erro vale anche per il PdC, personale di condotta, figuriamoci per il PdB, personale di bordo)

  2. #2
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    io allora sono......un calzolaio
    Uno, cioè, che rifila un sacco di "sòle"?????

  3. #3
    Il Sire L'avatar di AndreA
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    Citazione Originariamente Scritto da Marco Yahoo Visualizza Messaggio




    Uno, cioè, che rifila un sacco di "sòle"?????
    Beh mio nonno l'ha fatto per 32 anni... sai quante sole

  4. #4
    Partecipante Logorroico L'avatar di gioi
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    Citazione Originariamente Scritto da AndreA Visualizza Messaggio
    io allora sono un contadino, un falegname e un calzolaio
    Certo perché quando a mio padre facevano 150.000 lire di multa su uno stipendio di 1.200.000 lire per aver cercato di aiutare qualcuno, la cosa non mi toccava assolutamente...

    Come pure il fatto che lavorasse per 20 giorni al mese a 100km da casa, per esempio, non significa sapere cosa vuol dire lavorare per le "Ferrovie dello Stato", ed avere solo quel lavoro...

    Bando agli scherzi, quel che emerge non è il regolamento di per sè ma la posizione assunta in una situazione dove esiste, sempre grazie alle stesse regole del trasporto ferroviario, anche una diversa flessibilità.
    Comunque, se vogliamo parlare a livello prettamente regolamentare c'è una certa discrasia sui doveri chiesti al passeggero e al diniego della propria identificazione* della conduttrice con l'articolista... tra l'altro noto anche la dicotomia generale in cui si permette a soggetti con una certa forza contrattuale (vedi Ryan in altri 3ad) di contestare DPR e sentenze del Tar con una certa soddisfazione, mentre in questo caso - soggetto sicuramente più debole - un regolamento (ossia la fonte normativa più debole della società civile) è un grimaldello per la legalità. Insomma, avevo ragione a dire che conosco i miei coetanei...

    (* se non erro vale anche per il PdC, personale di condotta, figuriamoci per il PdB, personale di bordo)
    No scusa, credo ci sia una sottile differenza tra il criticare un qualunque regolamento e le persone che sono deputate a farlo rispettare.

    Non mi pare che nell'articolo in questione fosse evidenziata l'iniquità del regolamento in questione, quanto la presunta insensibilità del personale, dando parecchia enfasi, piuttosto e anziché no, al non voler chiudere un occhio davanti alla situazione.

    Non sto certo qui a recriminare sulla vicenda del malcapitato in questione (ci mancherebbe!), quanto a permettermi di trovare fin troppo arrogante chi critica a priori chi fa il suo dovere per non aver chiuso un occhio.

    Ribadisco che chi racconta la vicenda non è in nessuna maniera venuto incontro al ragazzo in questione, anzi tutta la sua "furia" s'è scagliata contro il personale di bordo... o forse ho capito male io, e mentre il malcapitato veniva sballottolato a destra e a sinistra, s'è fatto avanti anche solo per aiutarlo...
    Programming today is a race between software engineers striving to build bigger and better idiot-proof programs, and the universe trying to build bigger and better idiots. So far, the universe is winning.
    My Blog: Antonio's WeBlog


  5. #5
    Il Sire L'avatar di AndreA
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    Citazione Originariamente Scritto da gioi Visualizza Messaggio
    Certo perché quando a mio padre facevano 150.000 lire di multa su uno stipendio di 1.200.000 lire per aver cercato di aiutare qualcuno, la cosa non mi toccava assolutamente...
    ma cosa c'entra?
    Mi sembra la gara a chi ce l'ha più lungo dell'asilo...
    Come pure il fatto che lavorasse per 20 giorni al mese a 100km da casa, per esempio, non significa sapere cosa vuol dire lavorare per le "Ferrovie dello Stato", ed avere solo quel lavoro...
    Non capisco, ma se il punto di vista è questo allora ho "ragione" io visto che pure io sono figlio di ferroviere come te e mio padre, non solo ha lavorato per decenni allo scalo di Livorno Calambrone (che dista 127 km da Rignano, nda), è andato in pensione ad agosto del 2003 con 41 anni e 4 mesi di anzianità...
    ... quindi sei pure sfortunato nell'evidenziare il tuo egocentrismo visto che hai pescato, per puro caso, l'unico che può vantare "titoli" come i tuoi. Senza dimenticare che sono pendolare (prima in forma gratuita con la CLI, poi a pagamento) circa dal 1992 e ho fatto diverse dozzine di migliaia di viaggi in treno (con storie simili e anche peggiori).

    Cmq mio nonno ha fatto il calzolaio a sua volta... dopo aver lavorato per VW a Wolsfburg, può servire anche questo per evidenziare quanto tra debole e forte si tende a dare ragione più al secondo che al primo?
    Chiedo per sapere fino a che livello dialettico devo scendere... cmq io penso di avercelo lungo normale

    No scusa, credo ci sia una sottile differenza tra il criticare un qualunque regolamento e le persone che sono deputate a farlo rispettare.

    Non mi pare che nell'articolo in questione fosse evidenziata l'iniquità del regolamento in questione, quanto la presunta insensibilità del personale, dando parecchia enfasi, piuttosto e anziché no, al non voler chiudere un occhio davanti alla situazione.

    Non sto certo qui a recriminare sulla vicenda del malcapitato in questione (ci mancherebbe!), quanto a permettermi di trovare fin troppo arrogante chi critica a priori chi fa il suo dovere per non aver chiuso un occhio.

    Ribadisco che chi racconta la vicenda non è in nessuna maniera venuto incontro al ragazzo in questione, anzi tutta la sua "furia" s'è scagliata contro il personale di bordo... o forse ho capito male io, e mentre il malcapitato veniva sballottolato a destra e a sinistra, s'è fatto avanti anche solo per aiutarlo...
    Beh, se segui con la stessa obiettività la stessa cronaca degli eventi, pur essendo palese e lapalissiano il "tifo" per il portatore di handicap vs. il personale viaggiante, avrai notato una certa acredine nei confronti di colui che chiede i dati per una presumibile querela.
    Tra l'altro alla richiesta di vicendole identificazione (prevista da quello stesso regolamento che prevede il pagamento della maggiorazione per i biglietti a bordo) ha ricevuto picche, cosa volessi che scrivesse? Rose e fiori?

    Insomma vieni a fare la predica tu per una reazione naturale a un'obiezione per la quale (ossia la richiesta di documenti di un P.U.) conoscendoti avresti tirato fuori anche il diritto precostantiniano

  6. #6
    Partecipante Logorroico L'avatar di gioi
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    ma cosa c'entra?
    Mi sembra la gara a chi ce l'ha più lungo dell'asilo...
    Non capisco, ma se il punto di vista è questo allora ho "ragione" io visto che pure io sono figlio di ferroviere come te e mio padre, non solo ha lavorato per decenni allo scalo di Livorno Calambrone (che dista 127 km da Rignano, nda), è andato in pensione ad agosto del 2003 con 41 anni e 4 mesi di anzianità...
    ... quindi sei pure sfortunato nell'evidenziare il tuo egocentrismo visto che hai pescato, per puro caso, l'unico che può vantare "titoli" come i tuoi. Senza dimenticare che sono pendolare (prima in forma gratuita con la CLI, poi a pagamento) circa dal 1992 e ho fatto diverse dozzine di migliaia di viaggi in treno (con storie simili e anche peggiori).

    Cmq mio nonno ha fatto il calzolaio a sua volta... dopo aver lavorato per VW a Wolsfburg, può servire anche questo per evidenziare quanto tra debole e forte si tende a dare ragione più al secondo che al primo?
    Chiedo per sapere fino a che livello dialettico devo scendere... cmq io penso di avercelo lungo normale
    Poi posso essere egocentrico quanto vuoi (ed in effetti lo sono, non ho problemi a dirlo), ma se permetti, quando sento che qualcuno viene in qualche maniera additato, per non aver chiuso un occhio, mi sento partecipe di questa situazione...

    Io ho visto mio padre essere aggredito per aver fatto il suo dovere, e persino più del suo dovere, per cui tendenzialmente, do poco credito a qualcuno che cerca di far passare due controllori, magari un po' troppo rigidi, per due bulli di quartiere.

    Poi per usare una tua espressione "possiamo fare a gara a chi ce l'ha più lungo, tranquillamente..."

    Beh, se segui con la stessa obiettività la stessa cronaca degli eventi, pur essendo palese e lapalissiano il "tifo" per il portatore di handicap vs. il personale viaggiante, avrai notato una certa acredine nei confronti di colui che chiede i dati per una presumibile querela.
    Tra l'altro alla richiesta di vicendole identificazione (prevista da quello stesso regolamento che prevede il pagamento della maggiorazione per i biglietti a bordo) ha ricevuto picche, cosa volessi che scrivesse? Rose e fiori?
    Credo ti aver risposto sopra nella frase che inizia per "Umanamente"..

    Insomma vieni a fare la predica tu per una reazione naturale a un'obiezione per la quale (ossia la richiesta di documenti di un P.U.) conoscendoti avresti tirato fuori anche il diritto precostantiniano
    Personalmente ritengo che la vicenda si sia chiusa con una patetica, metaforicamente parlando, ostentazione di testosterone... "Lei mi fornisca i documenti"... "Io la denuncio"... ci mancava solo il classico "lei non sa chi sono io..." a chiudere la pantomima.
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  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da gioi Visualizza Messaggio
    Poi posso essere egocentrico quanto vuoi (ed in effetti lo sono, non ho problemi a dirlo), ma se permetti, quando sento che qualcuno viene in qualche maniera additato, per non aver chiuso un occhio, mi sento partecipe di questa situazione...

    Io ho visto mio padre essere aggredito per aver fatto il suo dovere, e persino più del suo dovere, per cui tendenzialmente, do poco credito a qualcuno che cerca di far passare due controllori, magari un po' troppo rigidi, per due bulli di quartiere.
    Il che comunque non dovrebbe inficiare in un'ALTRA situazione. Siamo grandi ed adulti, abbiamo tutti esperienze pregresse buone e cattive ma le stesse non si possono certo generalizzare per tutte quelle successive. Specie quando non siamo presenti.
    Le furberie di molti e la prepotanza di tanti anche nei nostri confronti mica ci deve accecare per "categorizzare" una vicenda, raccontata da terzi quindi senza la nostra diretta testimonianza, in maniera unilaterale guardando solo l'aspetto più "tecnico" (intendo il regolamento). Sbaglio?

    Sarebbe come, in quanto antijuventino, dare torto a tutti i gobbi coinvolti nelle situazioni della vita (oddio fossi il Re Supremo lo farei sul serio )

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da AndreA Visualizza Messaggio
    Il che comunque non dovrebbe inficiare in un'ALTRA situazione. Siamo grandi ed adulti, abbiamo tutti esperienze pregresse buone e cattive ma le stesse non si possono certo generalizzare per tutte quelle successive. Specie quando non siamo presenti.
    Le furberie di molti e la prepotanza di tanti anche nei nostri confronti mica ci deve accecare per "categorizzare" una vicenda, raccontata da terzi quindi senza la nostra diretta testimonianza, in maniera unilaterale guardando solo l'aspetto più "tecnico" (intendo il regolamento). Sbaglio?
    Dal punto di vista giuridico hai ragione da vendere...

    Però l'esperienza ti dovrebbe comunque fornire un certo senso critico verso certe situazioni in cui, il dare addosso ad una certa persona è più o meno giustificato dalle circostanze.

    Un po' come dire che una persona passata in giudicato perché il reato prescritto è passato in prescrizione, ha lo stesso diritto di essere considerato un galantuomo, di una persona che non ha mai sicuramente commesso alcun reato.

    Sarebbe come, in quanto antijuventino, dare torto a tutti i gobbi coinvolti nelle situazioni della vita (oddio fossi il Re Supremo lo farei sul serio )
    Sei già più democratico di me, io me la prenderei con tutti quelli che non sono d'accordo con me... e così... a spanne, secondo me sono un po' di più degli juventini, non credi?
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  9. #9
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    Senza dimenticare che sono pendolare (prima in forma gratuita con la CLI, poi a pagamento) circa dal 1992
    forse era la CLC (carta di libera circolazione),
    il CLI mi pare altra cosa
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  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da gioi Visualizza Messaggio
    Non sto certo qui a recriminare sulla vicenda del malcapitato in questione (ci mancherebbe!), quanto a permettermi di trovare fin troppo arrogante chi critica a priori chi fa il suo dovere per non aver chiuso un occhio.
    Mi pare una lettura altrettanto arrogante della questione.

    è fin troppo facile denunciare lo schifo di mondo in cui viviamo!

    Però non sia mai che siamo propositivi (nel concreto) su come migliorarlo!
    E quale sarebbe la sua ricetta?
    Regolamento tout-court e tolleranza zero? Non mi sembra abbia portato grandi risultati dove viene applicata. Tra l'altro converrà che esistono modi di identificazione per le sanzioni a bordo ben più civili solo se ci fosse la volontà di farla: la riflessione penso debba vertere sul fatto che colui che si ha di fronte condiziona l'uso del nostro arbitrio. Vuole scommettere che se ad essere senza i 50 euro era una persona distinta e con buona proprietà di linguaggio la stessa conduttrice avrebbe preso semplicemente i dati del viaggiatori per recapitare la sanzione al domicilio?

    Succede spesso nei viaggi in treno, questa sembra una situazione degenerata più per motivi socio-comportamentali che altro.
    Valerio L.
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