Beh, quoto Winston dalla prima all'ultima lettera!
Poi un chiarimento, per il fotovoltaico l'incentivo non è la detrazione al 55% (lo è per il solare termico: acqua calda) ma sulla possibilità di vendere l'energia prodotta in eccesso, e questo incentivo è maggiore per i piccoli impianti (da 1 a 3 kWp) e quindi molto più conveniente per le famiglie. Vale anche per chi vuole solo vendere l'energia prodotta ma prende meno soldi per ogni kWh immesso in rete. Per i piccoli impianti inoltre puoi sempre beneficiare dello scambio con la rete, se produci più energia di quella consumata prendi dei soldi, anche se un kWh costasse 10 Euro ed anche dopo i 20 anni indipendentemente dalla tariffa incentivante. Un impianto correttamente dimensionato (cioè non eccessivamente sovradimensionato ma limitato ai consumi medi degli anni passati) può essere ammortizzato anche in 6-8 anni se non ci sono in mezzo le banche.
Poi su quanto detto da kiasso è esattamente vero, i lavori che ha fatto (che spero si sarà fatto detrarre al 55% con una qualificazione energetica da parte di un tecnico abilitato anch'essa detraibile al 55%) si riescono ad abbattere notevolmente i costi. È per questo che la famiglia che intende installare il fotovoltaico sulla propria abitazione avrà una tariffa incentivante nel caso di corrente prodotta in eccesso rispetto al proprio fabbisogno e questa potrà aumentare se verranno fatti lavori di quel tipo oppure cambiati gli infissi oppure ancora si è installato un solare termico. Un consiglio, chiedete consiglio ad un esperto per avere il massimo del rendimento soprattutto economico, ci sono passi che devono essere fatti in una precisa sequenza con la corretta documentazione prodotta all'Enea ed al Gsel. Fidatevi![]()