consuma consuma...
Programming today is a race between software engineers striving to build bigger and better idiot-proof programs, and the universe trying to build bigger and better idiots. So far, the universe is winning.My Blog: Antonio's WeBlog
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Ma non si stava parlando di caricabatterie?
io so solo che i caricabatterie di cellulari, se li lasci collegati, spesso si scaldano un pochino... quelli dei notebook ancora di più...Sì, ma in conclusione , tenendo attaccato alla presa di corrente un caricabatterie senza l'apparecchio, consuma, o è come in stand by e quindi l'assorbimento è minimo e quindi da considerarsi nullo?
Quel calore da qualche parte arriva, non si crea dal nulla, sarà consumo di energia elettrica. Stop, mi fermo qui, senza tirare in ballo i motori trifase...
Winston Smith
Curo le foglie
Saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
@gioi: Nel tuo post precedente (rileggere per credere) hai scritto che:
- energia assorbita in un certo lasso di tempo = potenza elettrica (sbagliato, energia e potenza sono due cose diverse)
- lavoro svolto nel medesimo arco di tempo = potenza meccanica erogata (sbagliato, idem con patatine)
- la macchina monofase erogherebbe la stessa energia che assorbe, a differenza della trifase che assorbe di più (sbagliato, anche la monofase assorbe più di quello che eroga)
Oltretutto i motori trifase che hai tirato in ballo come esempio (per spiegare cosa? che la potenza e l'energia in corrente continua hanno lo stesso valore? ma per favore...) non c'entrano niente coi caricabatteria.
Inoltre io forse non ho ben presente come sia fatta una macchina trifase, ma il tuo glissare su tutti gli altri errori (banali) che ti ho fatto notare 4 volte in precedenza mi fa pensare che tu e l'elettrotecnica abbiate litigato da bambini.
TORNANDO IN TOPIC
Il caricabatterie è un circuito che trasforma la corrente alternata (di rete) in corrente continua (per caricare la batteria del telefono) modificandone i valori di intensità e tensione.
Quindi svolge due funzioni, quella di raddrizzatore (da AC a DC) e quella di riduttore (riduzione della tensione).
Prendiamo un esempio concreto.
Caricabatteria Nokia ACP-12E (credo il più diffuso al mondo)
INPUT AC (corrente alternata)
100-240 V (tensione di rete ammissibile)
50-60 Hz (frequenza di rete ammissibile)
180 mA (corrente di ingresso)
OUTPUT DC (corrente continua)
5.7 V (tensione di uscita)
800 mA (corrente di uscita)
Mentre caricate la batteria del cellulare state assorbendo dalla rete:
230 V (tensione di rete) x 0.180 A = 41.4 W assorbiti
Il caricabatteria eroga (alla batteria in fase di ricarica):
5.7 V x 0.800 A = 4.56 W
Il rendimento è di 4.56/ 41.4 = 0.11.
Il che significa che l'89% della corrente che consuma il caricabatteria finisce in calore e non serve a caricare la batteria del telefono.
Quando staccate il telefono dalla carica, se il caricabatterie resta inserito nella presa elettrica, il circuito di trasformazione RESTA ALIMENTATO e tutta l'energia assorbita si trasforma in calore (rendimento 0%).
Ovviamente i valori di INPUT e OUTPUT dichiarati sono quelli massimi, quindi il calcolo fatto prima è molto semplicistico, e in generale (soprattuto se non c'è un "carico" da alimentare) viene assorbita una potenza inferiore a 41 W.
CONCLUSIONE: il caricabatteria consuma quando è attaccato alla corrente ma staccato dal cellulare?
DIPENDE: alcuni caricabatterie hanno un circuito che si "accorge" quando non sono collegati al telefono, e "scollegano" il circuito di trasformazione AC/DC. Tuttavia anche questo "circuito di controllo" ha un piccolissimo consumo, e pochissimo caricabatteria ce l'hanno.
In generale, come ho scritto sopra, quando non c'è una batteria da ricaricare il caricatore riduce significativamente l'energia assorbita, in misura variabile da modello a modello (ma credo abbastanza di più del 10%, secondo me anche del 50%).
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Giusto per averne progettato e costruito una decina... (che per tua informazione funzionano a distanza di anni, nonostante fossero progetti per sperimentare e per mettere in pratica lezioni teoriche)
E tu?
E' verissimo che lo switching è slo da DC a DC, però se ci pensi bene trasformare da AC a DC non è una operazione tremendamente onerosa... Anzi, direi che (volendola fare a grandi linee, i trasformatori dei cellulari non credo facciano DIRETTAMENTE così) basta un bel ponte di diodi (fatto come preferisci, a mano, integrato ecc. ecc.)
Normalmente per costruire un trasformatore di quelle dimensioni si usa un bel circuito che raddrizzi da AC a DC e poi semplicemente si regola con uno switching, in questa maniera si usa un bel transistor e lo spazio occupato è infinitesimo.
Altrimenti, per i trasformatori "tradizionali" servono condensatori di buona capacità, però questi occupano spazio!
Si capisce la composizione del modulo trasformatore (non raddrizzatore) anche dal simbolo che si trova sulla superficie! Se nei dati di output trovi una linea sottintesa da tre trattini, sai di certo (se le dimensioni non fossero bastate) che NON è un alimentatore tradizionale.
In ogni caso, consumo a parte, torno a ribadire il rischio di incendi! Che è basso ma non inesistente!
Tanto per dirne una, gli incendi domestici sono in gran parte provocati da circuiti elettrici mollati in stand-by. In particolare apparati vecchi o conservati male come vecchi televisori, le luci dell'albero di Natale ecc. ecc.
Ora pensate a come trattate il vostro caricabatterie di solito (non so voi ma i miei li porto sempre nella borsa e li devo cambiare spesso) e decidete se voltete lasciarlo sempre collegato!
Scusa Aleritty, tu hai costruito un alimentatore AC-DC che tira fuori UNA SINGOLA tensione di alimentazione usando un circuito di switching?![]()
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Ed allora non capisco cosa c'azzecchino gli alimentatori switching con i caricabatterie da cellulari...
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