Certo, ma non si può pretendere una competenza specifica specie se già si forniscono degli strumenti per controllare il traffico, dei quali l'utente non dovrebbe avere motivo di dubitare.
Io stesso qualche mese fa quando ebbi notizia per la prima volta di episodi di questo tipo mi meravigliai del fatto che una persona non si rendesse conto di aver sforato di più di 2000 euro.
Però effettivamente lasciare acceso emule tutto il giorno e non avere un riscontro dello sforamento dagli strumenti forniti con il terminale può indurre in errore un utente poco pratico, al quale di sicuro in queste circostanze non è richiesta una diligenza sopra la media.
Se anche non so come funziona emule o utorrent, il software che mi danno mi deve dire quanto traffico ho consumato.
Se vedo che sto sforando andrò ad informarmi su come funzionano questi programmi, magari chiamerò il call center e me lo diranno loro e la settimana dopo eviterò di usarli. Ma se questi riscontri non ci sono è comunque nel torto chi fornisce il servizio in modo così scadente.
Non si può pretendere che un utente si prenda carta e penna e si scriva cosa e quanto scarica perchè non ha modo di consultare il suo dettaglio del traffico (ebbene sì, mi hanno detto anche questa al call center!).
Tieni conto che la faccenda è davvero molto complessa.
Ci sono persone che si sono vista bloccare l'erogazione del mutuo da parte della banca perchè risultava un insoluto con Tre relativo ad una di queste bollette. Ne ho avuto testimonianza in un altro forum (quello che ha raccolto le persone che ieri sera si sono presentate a Mi manda raitre).