E' stra-benvenuto, come tu stesso
Chapeau. Hai riassunto al meglio quanto alcuni (pochi, tra cui il sottoscritto) stanno dicendo da tempo1. Quando firmate un contratto deve esserne chiaro il contenuto. Se nel contratto c'è scritto che le condizioni dell'abbonamento "Vattelapesca" si trovano sul sito, vi hanno correttamente informati. La firma conferma che le avete lette
2. La clausola di cui parlate può essere davvero impugnata se contraria al codice del consumatore.Ecco cosa interessa: Parte III - Il rapporto di consumo. Mi sembra tuttavia improbabile ed improponibile farlo soltanto ad opera di un utente.
3. L'unica mossa che ritengo opportuna è quella di lamentare la mancata informazione per il raggiungimento delle soglie. E minacciare azioni di risarcimento in proposito...
Il resto, scusate mi sembra sia roba inutile..
Oddio, non è che l'applicazione di Vodafone o altri in tal senso si discosti da questa volontà di far "fuori" la clientela che non produce un'adeguata redditività. Anzi... la cosa non mi sorprende e commercialmente la comprendo. Quel che vorrei dire, ancora una volta grazie all'ottimo intervento dell'amico legale, è che bisogna lavorare sul fatto che queste clausole siano controllabili.
E' altrettanto indubbio che molti le hanno controfirmate, il discorso sulla vessatorietà è su un altro punto (e spesso risolto).