Che il servizio militare sia un antidoto al dilagante bullismo di oggi mi pare affermazione assai azzardata, ripensando agli episodi di nonnismo che hanno tempestato le cronache dei giornali durante il periodo del servizio di leva obbligatorio. Proprio in questi giorni si é ricordato l' anniversario della morte, a Pisa, durante il servizio di leva, di Emanuele Scieri ( che mi risulta mai chiarito nella dinamica e nelle circostanze, tantomeno nelle eventuali responsabilità di terzi ), per tacere di tutti gli altri episodi di sopraffazione che hanno portato alla morte di diversi ragazzi durante il servizio di leva. Se non é bullismo questo... Sinceramente credo che il vero antidoto del bullismo sia , prima di tutto, una famiglia che ponga attenzione ai figli, non delegandone l'educazione alla tv e/o internet o, peggio, alla strada, e una scuola più seria di quella di oggi. Se non bastasse, ci sono tanti ospedali, comunità terapeutiche, istituti di riabilitazione dai postumi di incidenti stradali che possono fornire un' "educazione", a coloro che si vedessero costretti a frequentarli per dare una mano, assai più incisiva ed efficace del militare. Personalmente ho accolto la fine del servizio di leva come il superamento di un istituto vecchio ed ingiusto ( lo Stato non può pretendere di prendersi un anno della tua vita ), avendo - tra l'altro - sempre dubitato della utilità formativa o d'altro genere di questo obbligo. Se, poi, qualcuno lo ricorda con nostaligia, buon per lui...