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Originariamente Scritto da
hiroshi shiba
La criminalità organizzata ringrazia caldamente l'agenzia delle entrate per il supporto informatico gratuito fornito.
Stante alle dichiarazioni del profilo H286 mio padre, casa in condominio popolare alla periferia di Rignano (che non è proprio come la periferia di Cortina :D), rischia tantissimo. La sua pensione FS lo rende il secondo piu' ricco del condominio, ho il sospetto invece che la criminalità organizzata tenga piu' sott'occhio le villette di fronte a noi in barba alla dichiarazione :D
Mi sembra una barzelletta, Hiroshi, quel che ha scritto... è anni che esistono i basisti e sempre esisteranno per i reati gravi al patrimonio. Tra l'altro non è che in casa di un reddito lordo di 24.500 euro annui si pensi di trovare un Guttuso o no? :P
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Marco Yahoo
Scusami ma la tua è un'osservazione molto ingenua.
[...] Chi si appella pretestuosamente alla normativa sulla privacy, in questo caso, significa solamente che ha qualcosa da nascondere.
Perchè l'italiano medio "chiagne e fotte"... :whistling
No, non credo che la mia osservazione sia ingenua per il semplice fatto che il lasciare una traccia, come succede per chi va in Comune a spulciare le dichiarazioni dei redditi, può essere d'aiuto alle Forze dell' Ordine per far luce su eventuali episodi criminosi o, comunque, usi illegittimi. E' chiaro che non andrà il boss, ma è altrettanto chiaro che qualcuno dovrà pur andarci e mettere, oltre che le firme, la faccia. Del resto neppure è pensabile che le grandi organizzazioni malavitose riciclino denaro con assegni a nome del boss, però è stata recentissimamente emanata la legislazione sugli assegni non trasferibili e sui libretti al portatore. Se metto le dichiarazioni dei redditi su internet, consento di prendere visione a tutti di dati sensibili senza lasciare traccia alcuna. E ti pare poco ? Senza contare che una simile pubblicazione può dar adito a delazioni dettate solo da odio personale. Contrariamente a quanto sostenuto da Visco , mi risulta ( leggendo i quotidiani di questi giorni ) che nessun altro paese ( eccetto, se non ricordo male, la Finlandia ) ricorre a questo tipo di pubblicazione su internet: che tutti vogliano favorire l' evasione fiscale ? Ne dubito...E dico tutto questo senza alcun interesse diretto, visto che la mia dichiarazione è ben lungi da attirare l'attenzione di chicchessia ( purtroppo per me ). Dire,poi, che chi invoca la privacy ha qualcosa da nascondere è una affermazione del tutto gratuita, per la quale penso sia superfluo ogni commento.
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Originariamente Scritto da
ginfizzdry
No, non credo che la mia osservazione sia ingenua per il semplice fatto che il lasciare una traccia, come succede per chi va in Comune a spulciare le dichiarazioni dei redditi, può essere d'aiuto alle Forze dell' Ordine per far luce su eventuali episodi criminosi o, comunque, usi illegittimi. E' chiaro che non andrà il boss, ma è altrettanto chiaro che qualcuno dovrà pur andarci e mettere, oltre che le firme, la faccia. Del resto neppure è pensabile che le grandi organizzazioni malavitose riciclino denaro con assegni a nome del boss, però è stata recentissimamente emanata la legislazione sugli assegni non trasferibili e sui libretti al portatore.
Insisto.
La tua ingenuità è davvero disarmante.
La malavita organizzata non è di sicuro interessata ai redditi dei contribuenti italiani, perchè è troppo occupata nel riciclaggio del denaro sporco attraverso le speculazioni immobiliari, il traffico dei rifiuti tossici (ti ricorda niente???), gli appalti pubblici o attività commerciali apparentemente lecite - come la grande distribuzione, la ristorazione e via discorrendo.
E si serve ampiamente di prestanome a cui mettere la faccia (ed altro) non crea evidentemente problemi di nessun tipo, vista la sostanziale impunità di cui continua a godere.
L'Anonima Sequestri, poi, ha sempre trovato potenziali "clienti" molto prima dell'avvento delle tecnologie informatiche...
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Originariamente Scritto da
ginfizzdry
Dire,poi, che chi invoca la privacy ha qualcosa da nascondere è una affermazione del tutto gratuita, per la quale penso sia superfluo ogni commento.
A me, che qualcuno venga a sapere che guadagno 1.200 euro netti al mese - te lo assicuro - non me ne può davvero fregare di meno!!!
Se vogliamo discutere su modi e tempi sospetti in cui è avvenuta la divulgazione di questi dati - che sa tanto di vendetta personale e di conseguente manipolazione mediatica - posso anche essere d'accordo; la scusa della privacy, invece, è solo uno spauracchio che fa efficacemente leva sugli istinti più bassi degli individui e non regge proprio.
Quanto all' "odio personale", ti ricordo che le segnalazioni anonime alla Guardia di Finanza non sono certo storia di oggi; sappi, inoltre, che è tuttora possibile farle anche attraverso il numero telefonico diretto a tre cifre della GdF.
Fatti raccontare da qualcuno le vicissitudini di Lelio Luttazzi o Enzo Tortora - tanto per fare esempi riconoscibili - se vuoi realmente sapere come si possano ignobilmente distruggere le vite delle persone, senza bisogno di ricorrere agli elenchi dei contribuenti diffusi via Internet.
Poi ne riparliamo.
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Io non ci trovo nulla di scandaloso. Ho visto il mio reddito, non me ne vergogno perchè pago tutte le tasse.
Che poi i "delinquenti" si servano di dichiarazioni spesso più basse del reale, è una scusa che solo la cialtronaggine italiana poteva inventarsi
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Originariamente Scritto da
ginfizzdry
Non scordiamoci che, per la consultazione in Comune, occorre farsi identificare. Sul web questa necessità, evidentemente, non c'e'. Quanto ai malintenzionati mi pare difficilmente negabile che potrebbero usare questi dati per scopi fuori legge: anche conoscendo i propri obiettivi, un dato in più può benissimo invogliare il criminale a portare in fondo il proprio intento.
Forse dimentichi il decreto di Beppe Pisanu.....:wall:
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Originariamente Scritto da
Marco Yahoo
Insisto.
La tua ingenuità è davvero disarmante.
...
quoto in pieno :applauso:
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Originariamente Scritto da
veditu
quoto in pieno :applauso:
C'è poco da quotare....caro evasore ! Ti ho sgamato....:LOL:
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Non sono d'accordo. Quanto guadagno sono affari miei e del fisco.
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Originariamente Scritto da
iy7597
Non sono d'accordo. Quanto guadagno sono affari miei e del fisco.
nell'italia repubblicana mai è stato così, quel dato è sempre stato pubblico ... è cambiata "solo" la modalità di diffusione per alcuni giorni, tra l'altro molti giornali locali hanno da sempre pubblicato questi dati ricavandoli dai comuni, c'è il rischio che da quest'anno diventi cosa comune (e non c'è garante che tenga, la cosa è legittima con diverse sentenze al riguardo di testate giornalistiche che erano andate nei comuni a ricavare i redditi di ciascun privato e ditta residente nel territorio... se ci pensi questa è cosa da testate locali per antonomasia)
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Originariamente Scritto da
Marco Yahoo
Insisto.
Fatti raccontare da qualcuno le vicissitudini di Lelio Luttazzi o Enzo Tortora - tanto per fare esempi riconoscibili - se vuoi realmente sapere come si possano ignobilmente distruggere le vite delle persone, senza bisogno di ricorrere agli elenchi dei contribuenti diffusi via Internet.
Poi ne riparliamo.
Conosco benissimo le tragiche vicende di Luttazzi e di Tortora ( che, purtroppo, pare abbiano insegnato ben poco e, per questo, c'e' poco da stare allegri....), ma non capisco come possano essere connesse con la questione della pubblicazione dei redditi su internet. Dire che è da ingenui sollevare il problema di un possibile uso distorto di questi dati diffusi via internet è, scusatemi, l' apice della ingenuità. Certamente la criminalità ha altri canali per avere dati precisi, ma non mi pare il caso di fornirgliene di ulteriori. Senza contare la possibilità che qualche balordo, leggendo che tizio ha un reddito con parecchi zeri, possa mettersi in testa di far danni. Perchè, badiamo bene, il pericolo non è costituito solo dalle grandi organizzazioni criminali, ma anche da gente tanto disonesta quanto sprovveduta. Tra l'altro non vedo come si possa combattere il grave problema dell' evasione fiscale con strumenti di questo tipo. Credete proprio che se la cosa non fosse stata efficace in tal senso gli altri paesi non l'avrebbero adottata ? Mah, non credo proprio... E mi fanno sorridere quelli sempre pronti a difendere la legalità che si dicono d'accordo con un provvedimento del genere: vorrei sapere come fanno a conciliare il tutto con la normativa sulla privacy ! Intanto sui giornali di oggi si parla già, con argomantazioni serie, di una class action per chiedere i danni. L' articolo è di Ugo Ruffolo, professore spesso presente a "Ma manda RaiTre": magari per i "giuristi" sarebbe una lettura interessante! ( Quotidiano nazionale 7 maggio 2008 pag. 15).