Citazione Originariamente Scritto da giorgio.tomelleri Visualizza Messaggio
Le persone vanno "educate".
Io ho whatsapp da 7 anni e mi comporto come prima con gli sms: rispondo quando ho tempo e voglia, se qualcuno ha qualcosa di importante o urgente mi telefona.
Purtroppo siamo tra i pochi a pensarla così.
Io non voglio educare nessuno, provo a dare dei consigli ai miei figli e rilevo quel che il resto del mondo fa.
Oggi whatsapp è diventato il luogo unico della comunicazione per molti giovani e pure per qualcuno che come me e te è ormai un diversamente giovane.
La cosa che è più deleteria è l’isteria da doppia spunta di letto. Se appare la doppia spunta di letto e non si riceve la risposta entro pochi attimi il galateo dei whatsappari bolla come immorale, luciferino, indegno di vivere chi non risponde.
Oggi molti giovani, meno giovani e diversamente giovani hanno mescolato il concetto di comunicazione sincrona e di comunicazione asincrona con il risultato finale che, ormai la comunicazione con messaggi, che è una comunicazione per sua natura asincrona, diventa sincrona a causa o grazie, della/alla compulsività delle risposte di cui tutti i whatsappari sembrano soffrire.
Non rispondere in real time a un whatsapp è considerato ingiurioso. Rispondere con tempestività dimostra che si tiene all’altro.
Tutto ciò a me pare surreale. Temo che il futuro ci riservi sorpresi peggiori. Comportamenti al limite dello schizofrenico.
Ho visto orde di adolescenti, spesso nativi digitali, sedersi sul muretto, si come facevamo noi, ma anzichè parlarsi tra loro e fare apprezzamenti ai vari lati B delle varie fanciulle che passavano, scambiarsi messaggi whatsapp. Preferiscono scambiarsi una nuova emoticon piuttosto che lanciare le proprie pupille in mezzo allo scollacciato (mai per sbaglio o per caso) davanzale di qualche bella ragazza.
Se un giorno questi whatsappati dovessero trovarsi davanti la bernarda, quella vera intendo, manco al riconoscerebbero.
Spero che il futuro preveda per loro qualcosa in più di emoticons e autoerotismo.
Non so cosa pensare.
Vedo i miei figli. Potete scegliere l’età. Dai 10 ai 24 anni. Hanno una percezione della vita molto filtrata dalla tecnologia. Quasi in condom per emozioni.
Però sono fiducioso. La storia dimostra che mediamente i figli sono stati migliori dei padri. Certo che quel mediamente significa che ogni tanto una generazione regredisce. Che sia questa?