non si parla di nazionalità e/o residenza
ossia formalmente la Carta dei Servizi viene rispettata.
:whistling
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beh una norma che parla di RAZZA* nel 2000 formalmente fa quasi :vomito:
Cmq parlo di uguaglianza ed imparzialità (titolo art. 4), mi pare che non ci sia nessuna delle due nel caso specifico
* ritiro il vomito solo se mi fate notare che gli animali - gli unici divisi in razze - possano intestarsi sim h3g...
mi è successo un caso una volta, un cliente straniero non comunitario, acquista 3 telefonini in comodato, parliamo di piu di due anni fa quando era possibile farlo;
dopo mezz'ora rientra in negozio dicendomi di annullargli i contratti, perche gli avevano gia rubato i telefonini.
Ovviamente non l'ho potuto fare, al che mi ha risposto che lui se ne fregava e che non avrebbe mai pagato i telefoni, anzi avrebbe anche chiuso il conto, tanto tra un anno se ne sarebbe andato dall'italia.
Ora ne avrei tanti altri esempi che potrei portare, ma questo è quello più significativo.
Ovviamente i telefoni non gli sono stati rubati, non sono cosi scemo da crederci, ma è un escamotage per poterli non pagare.
Il tutto per farvi capire che l'unico modo di ragionare con clienti come questi e proprio non fargli fare niente.
lo ammetto anche per noi dealer è controproducente, ma non vedo soluzioni alternative.
:OT:
fabietto77, onestamente nel caso specifico che hai raccontato il fatto che il cliente fosse comunitario o meno è del tutto estraneo alla truffa. L'unico riferimento è "verbale", in realtà è semplicissima come cosa a prescindere della nazionalità...
premessa: nessuno nega il diritto di chi vede limitato un proprio diritto a reagire.
per il resto si tratta di una questione di priorità.
credo che tutti siamo d'accordo che ci si trova di fronte alla reazione di H3G di fronte a una serie di "truffe" di cui è stata vittima.
la reazione che tu suggerisci è una rappresaglia a vasta scala, alla luce di un principio di equità.
la reazione che io condivido è quella di un intervento "chirurgico", capace di contenere al meglio i casi di "selezione avversa".
ti faccio una domanda :devil:
come dovrebbe agire H3G di fronte ai "furbetti del recesso" che sottoscrivono un comodato e recedono il giorno dopo?
a) aumentando a tutti i costi di recesso
oppure
b) facendo causa ai furbetti?
:poveraitalia:
Giusto. Se tu fossi francese con residenza in Italia immagino che, conoscendoti, saresti già arrivato alla corte europea :D (e lo dico con stima)
Ni, tuttora non ho avuto una risposta ufficiale in tal senso. E passi per i comodati... ancora devo capire perchè non si permetta di inserire una residenza estera per la registrazione di una sim, non mi pare che nessun obbligo di un "indirizzo italiano" nella nostra normativa (e se esistesse gradirei fosse esplicitato nelle condizioni contrattuali... la trasparenza).Citazione:
credo che tutti siamo d'accordo che ci si trova di fronte alla reazione di H3G di fronte a una serie di "truffe" di cui è stata vittima.
La reazione che consigli a 3 è quella di fare un'assicurazione contro queste truffe, tra l'altro non sapendo quanto sia il loro controvalore economico mi trovo in difficoltà sul dire a priori, come altri, quanto sia "giustificata" una siffatta modifica al sistema di vendita.Citazione:
la reazione che tu suggerisci è una rappresaglia a vasta scala, alla luce di un principio di equità.
c) chiedere la restituzione del terminale (lo dico da settimane).Citazione:
la reazione che io condivido è quella di un intervento "chirurgico", capace di contenere al meglio i casi di "selezione avversa".
ti faccio una domanda :devil:
come dovrebbe agire H3G di fronte ai "furbetti del recesso" che sottoscrivono un comodato e recedono il giorno dopo?
a) aumentando a tutti i costi di recesso
oppure
b) facendo causa ai furbetti?
:poveraitalia:
Beh, potevano anche far caso a quanto sia cambiato l'uso dei termini in 60 anni... è "solamente" il loro mestiere, mica parliamo del regolamento di un sito amatoriale ma della carta dei servizi di una delle principali aziende italiane (fattura miliardi di euro, mica noccioline).
è molto difficile che un italiano venga a fare un comodato e dopo qualche mese "scappi" in altre nazioni a vita lasciando tutto alle spalle
Molto più probabile per molti cittadini stranieri in Italia solo per brevi periodi.
Va contro gli interessi della forza vendite, ma comunque sono d'accordo delle norme restringenti: se uno ha la solidità, la necessità ecc ecc non avrà problemi a farsi rilasciare una carta di credito (e ce ne sono di gratuite).
Innanzitutto, per evitare strumentalizzazioni, ho scritto una cosa diversa: che la norma attuale permette a "un italiano iscritto all'AIRE" di fare questo gioco che invece non è permesso a chi straniero ha regolare residenza nel nostro paese. Insomma, non ci vuole molto per capire un paradosso normativo dove si chiede la norma più stringente a chi legalmente è più facilmente reperibile... che la cittadinanza sia un concetto più labile (e discriminatorio) della residenza mi pare ovvio e senza particolari contorni da seguire.
Ti sfido a livello PRATICO a chiedere un credito a un:
a) cittadino italiano residente a New York
b) belga residente a Milano.
Vince la B con nazione casuale al posto del Belgio rispetto alla A con residenza casuale rispetto a NYC. Perchè nei confronti della B puoi mettere in moto tutto il sistema di recupero crediti che la soluzione A non ti consente. Eppure le nazionalità sono "opposte" alla logica della nuova stringente norma che, pedantieria ulteriore, colpisce il Triveneto più che altre aree italiane. Mi si vuole sollevare che all'interno degli "stranieri" (tra l'altro si potrebbe imbastire un concetto assai vasto su questo termine) quelli che risiedono intorno al Piave sono più propensi alla truffa di quelli che abitano sulla Maiella? Se sì, la devo chiamare "obiettività comprovata da fatti e numeri non resi noti a nessuno" o mero "pregiudizio"?
Beh, cittadini in Italia per brevi periodi rarissimamente hanno conti bancari... penso che chi sta poco tempo in Italia apra un comodato con la carta di credito che è esentata da questa norma ed ergo non è un esempio calzante in tal senso. Direi che invece va a colpire chi qui ha c/c et similia.Citazione:
Molto più probabile per molti cittadini stranieri in Italia solo per brevi periodi.
Appunto, ma se ben guardi chi apre un conto corrente per brevi periodi? Già che ci sono stati interventi sanzionatori contro le banche per le discriminazioni verso non cittadini italiani, mica penserai che con il visto turistico si aprano conti bancari? Siamo schietti, è una norma pensata contro una determinata categoria di utenti, quelli non italiani.Citazione:
Va contro gli interessi della forza vendite, ma comunque sono d'accordo delle norme restringenti: se uno ha la solidità, la necessità ecc ecc non avrà problemi a farsi rilasciare una carta di credito (e ce ne sono di gratuite).
Tra l'altro a questo punto attenderei i dati ufficiali da parte della 3 sull'entità di questa truffa... soprattutto per singole aree geografiche.
Ti quoto su quasi tutta la linea, ma la 3 sa che una buona fetta di suoi REGOLARI ed ONESTI utenti siano stranieri.... se ha deciso di tagliarli fuori probabilmente non riuscivano più a compensare le perdite "fisiologiche" di questa formula di contratto.
In ogni caso anche in UK non davano /danno "comodati" senza carta di credito, e non mi sono mai sentito discriminato.