Allora il caso è chiuso, perchè Skype ti ha "ascoltato"Rispetta le disposizioni normative italiane eheh
Beh, io ho un sito italiano totalmente in inglese ed eppure è rivolto anche/soprattutto agli italiani. In questo caso la lingua non penso sia il cavallo di *****, quanto semmai la mia residenza... insomma si dice, come sempre la stessa cosa, ma ci perdiamo dietro al cavillo. La lingua usata è un fattore per determinarne diritti e doveri, ma non è l'unico parametro. Dico tutto questo, tra l'altro penso che in casi dubbi possa essere una cosa da avvocati per dimostrare il bianco o il nero della situazioneE se tu mi dici che hanno tradotto Skype in Italiano per farlo utilizzare ai sammarinesi ho la vaga impressione che tu mi voglia prendere per il....... naso.
Potrebbe anche essere, guarda questo sito BELGA rivolto a utenti belgi ed italiani (con tanto di passaporto tricolore): www.chiama.beSe vuoi ti rispondo a tono. Skype è stato tradotto in Italiano per consentire alla comunità italiana residente in Lussemburgo di fare telefonate VoIP?
Beh anche la lingua non è che sia la chiave di volta...Ripeto: la sede è sicuramente uno dei criteri. Ma è ormai un criterio debole
aspetto la Cassazione, poi magari posso concordare al 100%... per ora resto a un cauto 60/70%Tradurre un sito in Italiano per Skype significa volere "vendere" il proprio servizio al pubblico italiano...![]()