Eppure mi impegno per evitare fraintendimenti (con due bresciani è tempo persoma con te no dai
)
http://www.repubblica.it/2008/02/sez...-un-conto.html
Da uno stesso articolo emergono due cose:
1. "I servizi segreti tedeschi - spiega Buttiglione - hanno comprato dei file riservati che, immagino, contengano file relativi a conti cifrati e a conti coperti da fondazioni che consentono di occultare chi c'è dietro. Il sistema del Liechtenstein si divide in due parti: uno per chi vive lì, che è come il sistema bancario di qualunque paese. L'altro è quello per i grandi traffici internazionali. Non so quanti di quei nomi abbiano in mano, ma è probabile che qualcosa ci sia. Però non legato al riciclaggio o alla mafia, perchè sono molto rigorosi su questo. In Liechtenstein c'è una legislazione in base alla quale chiedono massima trasparenza, assicurano massima riservatezza e non collaborano con le autorità di altri stati per ciò che riguarda reati non previsti come tali dalla legge del Liechtenstein, per esempio l'evasione fiscale. Collaborano invece in modo molto efficiente su mafia, riciclaggio e terrorismo. Per quanto riguarda l'Italia - conclude - non escludo che sull'evasione fiscale ci possano essere delle sorprese".
L'acquisto dei servizi segreti tedeschi immagino non abbia fattura... io lo chiamo "sottobanco" visto che non è stato certo uno scambio deciso dai due Ministeri, Buttiglione lo chiama acquisto, la Germania "attività di intelligence" e il Liechtenstein "attacco alla nazione", cmq si sta parlando tutti della stessa cosa
2. In Germania la vicenda ha avuto un ulteriore sviluppo. Infatti la procura di Rostock (Nord della Germania) processerà quattro cittadini tedeschi accusati di estorsione e tentata estorsione nell'ambito di un'inchiesta che vede come protagonista la banca del Liechtenstein Llb.
La Llb (Liechtensteinische Landesbank), come la Lgt Group - la banca del Liechtenstein al centro dello scandalo delle maxi-evasioni fiscali in Germania e nel resto d'Europa - ha subito il furto di liste contenenti i nomi di numerosi clienti che hanno usato il piccolo Stato per evadere il fisco. La procura tedesca ha confermato oggi che l'istituto ha pagato quasi nove milioni di euro per riavere le informazioni, che le erano state rubate da un ex dipendente nel 2003.
C'è da chiedersi come mai qualcuno, in questo caso, abbia rubato (ergo furto, come da inchiesta delle stesse autorità tedesche) questi dati se non per utilizzarli o per recuperare le tasse eventualmente evase o per estorsione (che per gli evasori è anche la prima cosa).