Magari Winston, magari...
L'Italia sta rimanendo indietro in troppe cose, infrastrutture in primis.
Ma alla gente non frega niente, sanno tutti lamentarsi quando ormai è troppo tardi.
Non ho le stesse idee politiche di Grillo, anzi, ma appoggio la sua rabbia e le sue previsioni. Siamo un Paese in declino, a questo ritmo tra 10 anni sarà molto dura.
Una volta ero come te Winston, tentavo di ragionare con tutti. Poi mi sono arreso al fatto che non siamo tutti uguali.
Con alcuni si discute bene, ci si scambia idee, opinioni, anche molto diverse.
Con altri (la maggior parte) si finisce sempre ad essere l'unico a parlare e ad ascoltare, mentre l'altro parla solo e non ascolta. Ecco ,di queste persone io sono stufo e quasi non gli do confidenza. Ciò indipendentemente dal ceto sociale e dalle opinioni.
L'ignoranza è stratificata a tutti i livelli. Questo perché in Italia non c'è una vera meritocrazia e perché ormai l'istruzione la si regala a tutti.
E ormai dall'entrata in vigore della riforma della laurea 3+2, anche la formazione accademica è completamente rovinata e alla portata di tutti.
Winston, c'è gente che ci arriva e c'è gente che non ci arriva. Punto e basta.
Una volta lo stipendio si basava anche su questa capacità, oggi neppure su quello. Vince chi lecca più in profondità. Vince il furbo. E vince il prepotente.
E' inutile che ti infervori. Sei fin troppo buono e paziente, perché so che con un pizzico di cattiveria in più potresti azzittire tutti quelli che sostengono opinioni senza valide motivazioni, ma solo perché fa comodo a loro o si riconoscono nella categoria.
E' inutile che ripeti mille volte le stesse cose a chi non sa ascoltare.
Dire che, poiché per farsi sentire e rispettare in Italia ci vuole prepotenza, allora bisogna essere prepotenti, è un'affermazione che si commenta da sè.
Un sillogismo da quattro soldi. Anzi, roba da deficienti, lasciatemelo dire.
Come si fa a ragionare con chi ragiona a spanne? Che vede solo bianco e nero, senza sfumature?
A volte dubito del sistema democratico. Sarà poi così giusto?
Forse sì è il più giusto, ma, ahimè, è dura sopportarlo.