Gentili signori
scrivo per sollecitare l'intervento dell'Autorità Garante alle Comunicazioni in merito all'attività svolta dalla società H3G.
Detta società commercializza un servizio internet mobile su chiavette USB, che definisce a 7,2 Megabit per secondo, suddivisa in tre diverse opzioni: Large a 19 euro per 300 ore mensili, Medium a 14 euro per 100 ore, Small a 9 euro per 30 ore.
H3g invoglia ad aderire alla sua offerta, conteggiando i tempi di navigazione sui secondi effettivi di collegamento, e non a scatti anticipati di 15 minuti come fanno tutti gli altri fornitori, e offrendo in comodato la chiavetta necessaria al collegamento, obbligando però in questo caso a sottoscrivere un abbonamento di 24 mesi, per recedere dal quale è obbligatorio pagare una penale.
Ci sono poi le offerte ricaricabili a consumo, come quelle dei normali servizi voce.
Nei suoi comunicati pubblicitari, H3g descrive il servizio come internet in libertà.
Viceversa, dal 19 dicembre 2009, sono iniziati inspiegabili rallentamenti della navigazione, fino a livelli peggiori di un qualsiasi modem analogico da 56 k.
Questa pratica definita come “networking cap”, ha colpito un numero sempre maggiore di utenti del servizio, soprattutto coloro che non utilizzavano la chiavetta solo per navigare o leggere la posta elettronica, ma anche per scaricare contenuti dalla rete. L’applicazione del cap era riscontrabile sia effettuando test della velocità di connessione su siti specializzati, il più noto è
www.speedtest.net, sia utilizzando software appositi, come MDMA o Shaper Probe.
Questo disservizio ha colpito un numero di utenti via via crescente, centinaia dei quali si sono ritrovati nel sito
www.mondo3.com sul thread
Internet 3: problema velocità rallentata (0,15 KB/s), spunti ed osservazioni
Molti utenti, con l’ausilio dei dispositivi sopra elencati, si sono presentati ai Corecom regionali per effettuare il tentativo obbligatorio di conciliazione, ottenendo l'accoglimento delle loro richieste. Il che significa che H3g riconosce implicitamente il disservizio da essa causato. Tuttavia fino ad ora non si hanno notizie che H3g abbia effettivamente corrisposto quanto patteggiato c/o i Corecom regionali. Anzi, chi come me ha avuto fin dallo scorso Giugno lo storno delle fatture non pagate a causa della mancata fornitura del servizio, si vede tuttora recapitare richieste di pagamento.
Dalla fine dello scorso mese di Luglio, il “networking cap” ha assunto una forma nuova, non più verificabile con i metodi descritti, che scatta al raggiungimento di una soglia ben precisa riguardo al flusso di dati, dato dalla somma di download e upload, pari a 1 Gigabyte in 36 ore.
A quel punto, la velocità della connessione crolla, impedendo all’atto pratico l’uso della connessione. Il rallentamento della velocità si prolunga per le 24 -36 ore successive, per poi lasciar tornare la velocità del flusso a valori normali, ma solo fino a che non si supera di nuovo la soglia prefissata.
La limitazione di velocità viene applicata soltanto a coloro che hanno sottoscritto l’abbonamento per 24 mesi, dai quali evidentemente H3g ritiene di poter comunque riscuotere le fatture, mentre invece chi invece usa i servizi a ricarica, e quindi è libero di usarli o meno, non viene assolutamente colpito dal fenomeno.
H3g si è sempre rifiutato di riconoscere qualsiasi forma di limitazione della velocità, e le risposte dei suoi addetti al servizio clienti sono state le più fantasiose, attribuendo il disservizio a malfunzionamenti della scheda Usim, della chiavetta o del computer dell’utente.
Solo negli ultimi giorni sembra che alcuni addetti ai servizi leggano a chi si rivolge loro una formula standard che riconosce il disservizio, dovuto a necessità di ottimizzare le risorse della rete, ma si rifiutano categoricamente di inviarla per email.
Chi utilizza un computer, sa benissimo che una soglia di 1 GB rende in pratica la connessione inutilizzabile: non sempre chi effettua scaricamento dati compie un’azione lesiva del copyright, basta aver bisogno di aggiornare l’antivirus, un programma o la cartografia del proprio navigatore GPS per eccedere tale soglia e trovarsi impossibilitati a operazioni di ordinaria amministrazione. Tale limitazione rende impossibile anche la fruizione di contenuti in streaming, come filmati su youtube, documentari, radio e TV internet e così via, limitando così in maniera inaccettabile la libertà del singolo di tenersi informato o arricchirsi culturalmente.
Non potendo dimostrare l’applicazione del cap nella sua nuova forma con i mezzi tradizionali a disposizione, un forumnauta tra i più intraprendenti di mondo 3 ha realizzato un filmato nel quale si vede chiaramente che appena si raggiunge 1 GB di dati scaricati la connessione crolla a velocità indegne.
Il video, intitolato network cap internet mobile h3g, è stato messo su youtube (
YouTube- network cap internet mobile h3g).
Ora, se si fa un semplice conteggio, si vede che:
1 gb in 36 ore equivale a circa 666 mega, cioè approssimativamente 666.000 kbyte.
Il contratto in questione è di 300 ore al mese, cioè circa 10 ore al giorno.
666.000/10 = 66.600
in un'ora sono 3600 secondi...
66.600/3600 = 18.5
Tradotto in altri termini, la velocità della somma di upload e download usufruibile per rientrare in un uso normale, secondo quanto imposto dalle restrizioni applicate da H3g al traffico delle chiavette incluse nel contratto "Large", è di 18,5 kbyte al secondo.
Il che equivale alla 389esima parte della velocità con la quale H3g connota il suo servizio nelle sue comunicazioni pubblicitarie e commerciali.
Chiunque oltrepassi tale soglia si vede la velocità del flusso dati ridotta a limiti tali da rendere impossibile la navigazione.
Dunque, a quella velocità in pratica non si puo' fare niente... A meno che si rinunci all'uso di internet, potendo soltanto star fermi a leggere una pagina senza smuovere traffico.
Stando così le cose ci si può dimenticare di poter usare anche una minima parte del monte ore a guardare video su youtube, scaricare o uppare materiale, insomma qualsiasi cosa che smuova dati.
quindi quello che la 3 pretende è che
1) non si usi internet
o in altrenativa
2) non si usi il monte ore.
Inoltre, negli ultimi tempi H3g ha iniziato anche una sorta di sovraconteggio delle ore di navigazione. Questa notte, 1 settembre 2010, alle ore 1,19 mi conteggiava già 4 ore, 2 minuti e 5 secondi. Se il mese è iniziato da poco più di un’ora, come faccio ad aver navigato più di quattro ore?
Con questa lettera chiedo in primo luogo di verificare l'attività del fornitore di servizi internet in questione, e se del caso a comminare una sanzione proporzionale al danno creato a un gran numero di utenti, in modo da aiutarli a ottenere quanto è nel diritto di chi paga un servizio, ma è messo nelle condizioni di non poterne usufruire. E neppure riesce a ottenere spiegazioni in merito, secondo un atteggiamento inaccettabile.
Tengo a precisare, infine, che H3G ha inserito ieri 2 Settembre 2010 nel suo sito internet una nuova clausola al contratto di fornitura del servizio, con la quale si riconosce il diritto di limitare la velocità del flusso dati, che confligge con le dichiarazioni fatte in precedenza nel contratto stesso, nella carta dei servizi e nelle comunicazioni pubblicitarie da essa liberamente diffuse.
Sperando in un Vs. sollecito intervento che ripristini i diritti del cittadino. invio cordiali saluti