Non esiste un proverbio che dice: Dagli amici mi guardi Dio ché dai nemici mi guardo io?

Diciamo che, a parte i metodi "truffaldini" (dispositivo rubato/trafugato, truffa delle rate non pagate ecc ecc), si sono diversi metodi "leciti" per cui una persona può venire in possesso di un dispositivo ad un prezzo molto più basso del prezzo di vendita (può averlo vinto, per esempio, oppure ottenuto come contropartita per determinate prestazioni ecc ecc).

Detto questo, e premesso che conosco cmq pù di una persona che acquistato un cellulare, poi si accorge che il giorno dopo (il giorno dopo!) ce n'è uno più figo, e decide che deve averlo dando via quello appena acquistato (spesso ancora imballato!), ci sono tutta una serie di "garanzie" che si possono (e si devono) richiedere per non incorrere nel cosiddetto: "incauto acquisto".

Nello specifico, parlando di cellulari, non basta lo scontrino (che comunque è condizione imprescindibile per dimostrare il lecito possesso del dispositivo), ma, soprattutto se si tratta di terminali brandizzati, serve una copia del contratto sottoscritto dall'acquirente, con tanto di eventuali clausole di limitazione all'uso. Stessa cosa per i terminali cosiddetti "aziendali" (non basta la fattura, in quel caso, ma serve anche copia del contratto di fornitura e dello scarico di responsabilità). Infine, nel caso di cellulari di provenienza estera (fuori UE) serve un attestato di pagamento di tasse e dogana.

Ovviamente nessuno dei su citati documenti è necessario per il funzionamento del cellulare. Ma in caso di controversia (anche solo problemi di garanzia), ne mancasse anche solo uno... ti attacchi!