Originariamente Scritto da
Ingegnere74
Prima osservazione: leggendo attentamente la definizione di discriminazione razziale si legge "in senso più lato si intende ogni atteggiamento di insofferenza, pregiudizio, discriminazione verso persone che si identificano attraverso la loro regione di provenienza, cultura, religione, etnia", quindi direi che evitando inutili giri di parole di questo si tratta!
Secondo punto: non è giusto che sia un'intera comunità a pagare gli errori di pochi individui. Ricordo appena avviato il GSM in Italia, ovunque era facile trovare delle schede "particolari" che permettevano di parlare per mesi senza pagare una lira. E ad un'analisi più approfondita il traffico di queste schede nasceva da determinate città che tutti ben conosciamo.
Eppure non mi risulta che gli operatori in quell'occasione si siano inventati strane regole commerciali del tipo "non stipuliamo contratti a chi è residente in determinate provincie se non con pagamento con carta di credito. Semplicemente trovarono altri meccanismi, validi per tutti i clienti indistintivamente, che proteggessero parzialmente da queste truffe.
Perchè allora non fare anche oggi la stessa cosa?
Perchè non prevedere, ad esempio, tariffe identiche a quelle degli abbonamenti su carte ricaricabili, in modo da poter usufruire degli stessi vantaggi senza rischi per la compagnia?
Perchè non limitare (come fu fatto negli anni '90) il massimale di spesa per i primi
mesi di attivazione di un contratto con pagamento diverso dalla carta di credito? Ricordo che Omnitel dava un limite di 200.000 lire per i primi 3 bimestri, che passavanoa 500.00 dal 4° bimestre in poi (e per avere un limite ancora più alto bisognava fare richiesta)?
Ma il punto importante (a mio avviso) è che quelle regole erano valide per tutti, italiani, rumeni, algerini, americani, veneti, calabresi, lombardi o siciliani. VALIDE PER TUTTI!!!