Come dicevo, se tu hai due centrali telefoniche da collegare, supponendo che abbiano una release sw recente e l'hw lo supporti (ma ormai è così per tutte), puoi scegliere se effettuare un collegamento in TDM, oppure in VoIP.
Nel primo caso, siamo di fronte ad un sistema molto costoso, perché è come se dovessi tirare un cavo da una centrale ad un'altra. Sulla centrale sono attestati una serie di cavi (con terminazione ottica o elettrica) da 2 MB che poi saranno multiplati insieme in un ADM per trasportare a velocità maggiore e in maggior numero e saranno veicolati su una rete (per esempio) SDH, dedicata alla segnalazione e alla fonia. In questo caso, la fonia viaggia con codifica PCM a 64 kbit/s e, quindi, è necessario dimensionare le varie giunzioni configurate sulle centrali al fine di tener conto del numero di giunzioni occupate nel caso di picco di traffico. Diversamente, qualcuno non riuscirebbe a telefonare.
Nelle soluzioni VoIP, invece, si fa uso della rete IP del gestore. Non è necessario, quindi, magliare le centrali con una rete SDH/PDH/ATM o altro, ma è sufficiente usare il backbone IP già in uso per i dati. Questo semplifica le cose, perché non c'è nulla di dedicato e se si deve inserire una centrale nuova, al di là degli apparati di rete, correttamente dimensionati per supportare il traffico che la centrale dovrà gestire, non c'è fisicamente da stendere km di cavi.
Nel caso del VoIP, si possono usare strategie differenti: si può far passare la segnalazione su rete TDM (quindi, quella indicata al punto precedente) e la fonia su rete IP; oppure far passare segnalazione e fonia su IP.
Nel caso una centrale debba fare da transito da una rete tradizionale ad una IP, questa sarà equipaggiata di apparati detti MediaGateway (integrati nella centrale stessa o apparati esterni controllati con protocollo - di solito - MGCP/H248) che eseguono la traduzione da TDM/PCM a fonia su IP.
Nel VoIP si possono usare una miriade di tecnologie e tecniche diverse: quella che al momento sembra andrà per la maggiore è il SIP. Il protocollo SIP è quello che è stato scelto per le reti di tipo IMS (quelle di prossima generazione che sono in fase di sviluppo).
Per passare ad un esempio, la rete di Telecom Italia è ibrida. Le centrali più vicine agli utenti (SGU - Stadio di Gruppo Urbano), sono in TDM classico. Gli utenti di norma hanno in casa un telefono POTS, collegato con il doppino tradizionale ad un partitore e questo finisce in centrale (beh, c'è ancora qualcosa in mezzo, ma non è importante in questo caso). Nelle città più grandi più SGU sono collegati tra di loro in TDM. Gli SGU a loro volta collegati alle centrali di transito, che costituiscono il backbone nazionale. Tali centrali comunicano tra di loro in VoIP. Perciò, se chiami da Milano a Roma, non essendo collegati i due SGU degli utenti l'uno all'altro, passerai sul backbone e quindi la fonia sarà in VoIP (ed è così già da tanti anni).
Se chiami da Milano a Milano, è probabile che, invece, la fonia sia tutta in TDM.
Nel caso di altri gestori, per esempio Vodafone, con la vodafone station, oppure fastweb, con l'hag che forniscono all'utente, il telefono dell'utente è direttamente in VoIP: lo "scatolotto" che ti danno è un CPE (Customer Premises Equipment), che non fa altro che tradurre il linguaggio "stupido" del telefono in segnalazione VoIP. Ultimamente, trattasi di SIP, ma negli apparati meno recenti (es. gli HAG di fastweb senza wifi), in H.323.
Il CPE è anche un modem adsl: infatti fa in modo di attivare la rete internet del gestore, in modo da veicolare la segnalazione, la voce e il traffico dati del tuo computer sullo stesso canale. Di norma, poi, la parte voce viene "marchiata" come prioritaria, così da non avere problemi anche nel caso in cui cerchi con il tuo pc di saturare la tua banda a disposizione con programmi tipo emule e soci.



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