Io invece ti ho capito benissimo e condivido ciò che hai scritto.
Tant'è che ero il primo ad essere contrario al decreto bersani, proprio perché immaginavo ciò che sarebbe successo.

Qualche beneficio però c'è stato:
- il cliente medio, senza cdr ma con tariffa più cara, alla fine della fiera spende uguale ma almeno si rende conto subito di quanto gli costa chiamare, perché non deve farsi conteggi al netto dei cdr
- Molte tariffe non sono state rimodulate, e altre nuove tariffe sono addirittura meglio delle vecchie (pensa a wind9, wind4, SSS, super7, super5) e l'assenza dei cdr rappresenta solo un vantaggio in questi casi
- Tenere in vita sim secondarie con ricariche minime non comporta più nessuna "tassa" rappresentata dal cdr
- Gli attuali bonus di ricarica sui tagli elevati non sono una regola fissa, ma promozioni temporanee

In effetti, il criterio su cui si basavano i CDR non era nemmeno tanto sbagliato: ovvero chi spende e usa il telefono di più, usa tagli di ricarica maggiori su cui i CDR incidono percentualmente meno.
E' anche vero però che chi spende e usa il telefono di più, prima che fare tagli di ricarica elevati, deve scegliere oculatamente la tariffa: per esempio sceglierà sicuramente Wind4 piuttosto che Wind12, accollandosi il canone mensile.

Se ci pensi, prima del decreto bersani c'erano Wind5 e Wind10, dunque:
- i bassospendenti facevano ricariche piccole coi CDR e avevano Wind10
- gli altospendenti facevano ricariche grosse senza CDR e avevano Wind5
Adesso nessuno ha più i CDR, e di conseguenza il divario tra tariffe per basso e altospendenti è aumentato, trasferendo l'asimmetria data dai CDR direttamente nella tariffa scelta.

Diciamo che, nel medio periodo, il decreto bersani non ha agevolato né i clienti né i gestori, ha soltanto rimischiato le carte in tavola ma col benefico effetto di aver eliminato costi fittizi.