mi chiedo, a tal proposito, come faranno a dare 10 al minuto di autoricarica con la terminazione a 6,3...
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mi chiedo, a tal proposito, come faranno a dare 10 al minuto di autoricarica con la terminazione a 6,3...
Il commento di Morse.it sulla mossa/limatura di Agcom
LE NUOVE TARIFFE DI TERMINAZIONE NON SONO UN ACCORDO CON LA UE
" Dopo le clamorose rimostranze della Commissaria UE Viviane Reding e le proteste di tutti gli operatori alternativi e di migliaia di consumatori, AGCom offre una minima limatura alle tariffe di terminazione che presenta in conferenza stampa a Bruxelles: sebbene il significato che se ne sta dando in Italia sembri quello di un “ritrovato accordo” con la Commissione UE, la realtà che ben chiaramente appare nell’analizzare i fatti è diversa: la Reding, difatti, definisce la nuova proposta di Calabrò solo come “un passo nella direzione giusta” e non una soluzione, e ribadisce in più momenti “se gli impegni di AGCom verranno rispettati”, segnale che i rapporti sono compromessi e non c’è più serenità né tantomeno fiducia tra l’Autorità italiana e la super Commissaria UE alle telecomunicazioni, che arriva perfino a sottolineare che controllerà “da vicino” le future attività di AGCom.
Per comprendere l’accaduto bisogna poi tener conto che i poteri della Commissione, nel caso delle tariffe di terminazione, non permettevano di bloccare la delibera AGCom, per cui la limatura non può essere letta come un “accordo” a fronte di una trattativa tra pari; il solo significato che si può dare alla riduzione è quello di un gesto dell’Autorità italiana per tentare di contenere la dura presa di posizione di Bruxelles, e replicare alle proteste di consumatori ed operatori concorrenti.
Inoltre, nella lettera di risposta ufficiale ad AGCOM la Commissione UE ribadisce che i valori proposti da AGCOM sono troppo alti e non allineati alla media europea, dato che in alcuni paesi europei già ora si applicano prezzi che AGCOM invece propone solo per il 2011. Si critica inoltre la metodologia contabile applicata da AGCOM nonché lo squilibrio che la decisione crea tra operatori grandi e piccoli. Si invita pertanto AGCOM a ripetere l’analisi non appena entrerà in vigore l’imminente raccomandazione sulle tariffe di terminazione, attesa per gennaio 2009.
Nonostante l’impegno odierno di AGCom di ridurre il livello delle tariffe di terminazione del 10% nel 2011 e di livellarle a 4,5 centesimi di Euro nel 2012, questo è ancora fin troppo elevato: come già dimostrato da operatori concorrenti che hanno analizzato i bilanci pubblicati, già oggi i costi reali dei maggiori operatori non possono essere superiori a 4 centesimi, e nel 2012 dovrebbero trovarsi a non più di 1 centesimo. Il fatto stesso che AGCom faccia questo sconto, poi, è un ulteriore elemento utile a dimostrare che l’analisi effettuata non fosse basata su costi reali, giacchè in tal caso non sarebbe stato possibile ridurre le tariffe.
In base alle prime stime, quindi, lo “sconto” prodotto non comporta un calo sensibile nei sovrapprofitti che gli operatori mobili dominanti (Telecom e Vodafone) conseguiranno nel prossimo quadriennio, che è ancora stimabile in oltre 3 miliardi di Euro che gravano interamente sulle tasche dei cittadini italiani, e che vanno a discapito della concorrenza.
Fatta questa mossa, ciò che è evidente è che l’autorità italiana non toglierà più un centesimo dalle tariffe proposte (fatto salvo un intervento a gamba tesa dell’autorità Antitrust, tanto auspicabile quanto improbabile).
Ma ciò che è altrettanto evidente, è che l’Italia si è definitivamente coperta di fango con le istituzioni comunitarie, e che AGCom si vedrà passare alla lente di ingrandimento da parte di Bruxelles qualsiasi provvedimento futuro.
Vorrei, quindi, conoscere di persona quei colleghi che hanno avuto il coraggio di scrivere i lanci di agenzia secondo cui la Reding era “soddisfatta”, e capire quale film abbiano visto. "
Capitano Nemo
Francamente una cosa non la capisco.
Se vado all'estero con il cellulare mi collego ad una rete non mia. Se ricevo dovrebbe essere gratis, almeno in europa. Se chiamo dovrei pagare poco più di quello che pago in Italia. Lo stesso vale per i clienti di quel gestore quando vengono in Italia.
Basterebbe che l'accordo sia con un solo gestore extranazionale e la cosa funzionerebbe.
Basta terminazione. W il free che tanto pago abbondantemente in Italia
insomma, se nel 2012 tutti saranno intorno a 1 centesimo noi siamo più cari 4 volte? :devil: :D
Ci dimentichiamo di una cosa fondamentale delle tlc (imho):
-le compagnie offrono un servizio
-nn sono onlus
-nn intendono diventarlo
poi ci sarebbero settori dove questi politici zelanti potrebbero intervenire e che avrebbero maggior peso sulle nostre economie domestiche......
ossia la politica dovrebbe "ignorare" un settore dove ci sono extraprofitti che potrebbero rientrare nelle tasche dei cittadini per fare cosa? :blink: togliere a chi ha meno margine operativo? :P
Se leggi la relazione UE con i nuovi margini le compagnie non diventerebbero certo ONLUS, ma continuerebbero a guadagnare molto/moltissimo... solo che il cittadino comune spenderebbe meno e/o avrebbe a parità di costo un numero maggiore di chiamate.
non ho letto la relazione UE solo penso che compagnie che già hanno margini ridottissimi, per non dire che lavorano in perdita, avranno vita ancor più dura se abbattono i costi di terminazione , ora queste compagnie fanno la politica del prezzo per incentivare nuovi clienti e cmq puntare sul volume di fatturato piuttosto che sull'utile d'esercizio (h3g), ora se tutti abbassano le tariffe viene a diminuire anche il divario tariffario tra i competitor con conseguente sparizione del gestore più debole.Citazione:
Se leggi la relazione UE con i nuovi margini le compagnie non diventerebbero certo ONLUS, ma continuerebbero a guadagnare molto/moltissimo... solo che il cittadino comune spenderebbe meno e/o avrebbe a parità di costo un numero maggiore di chiamate.
Se tim , vodafone , tre , wind avessero lo stesso prezzo difficilmente il mercato verrà diviso equamente tra i gestori, io penso che a quel punto o tim o vodafone.......
Si vede :D
Sai perchè? Perchè quel che scrivi qua sotto...è totalmente all'opposto! Hanno margini così ampi che generano extraprofitti difficilmente giustificabili perfino nel libero mercato... per intendersi non è che la Reding sia una nostalgica dell'economia di stato e una mattina ha deciso di fare Robin Hood, è che ha analizzato gli esagerati guadagni del settore mobile e - nonostante la propria estrazione liberista - ha proposto in accordo con la sua commissione un drammatico taglio di quei costi artificiali che per ora sono costati cari solo alla parte più debole del rapporto gestore/cliente, ossia noi consumatori...Citazione:
solo penso che compagnie che già hanno margini ridottissimi
scusa ma non penso che h3g dando un piano abbonamento a 39€ mese con 900 minuti, messaggi e traffico dati incluso oltre a dare in comodato un cellulare , abbia extraprofitti, imho lavora in pe3rdita per acquistare nuovi clienti e poi vendere. Il discorso è che se abbassano le terminazioni non è detto che gli operatori decidano di abbassare le tariffe, non penso sia possibile stabilire la tariffa massima di vendita di un servizio di un'azienda privata e quindi le tariffe rimarranno invariate per l'utente finale con ulteriori profitti per gli operatori più importanti e la fine di chi quote di mercato ne ha poche......
Beh, è ininfluente la volontà di operare in perdita con alcune commerciali per una legge quadro del comparto intero. Nel senso non si può vincolare il tutto alle scelte (più o meno fallimentari) del gruppo 3 in Europa per bloccare il processo di riduzione dei costi...
Questo è verissimo, è un rischio concreto. Ma in un mercato libero solitamente - anche se non vi è certezza - la diminuzione dei costi dovrebbe portare anche a migliori prezzi al dettaglio. Poi magari ci sono discrasie come nel caso del petrolio sulla discesa del prezzo finale, ma cmq solitamente il trend è quello...Citazione:
Il discorso è che se abbassano le terminazioni non è detto che gli operatori decidano di abbassare le tariffe
Vedremo, intanto dove la terminazione è molto bassa le tariffe sono di conseguenza... vedasi Finlandia.Citazione:
non penso sia possibile stabilire la tariffa massima di vendita di un servizio di un'azienda privata e quindi le tariffe rimarranno invariate per l'utente finale con ulteriori profitti per gli operatori più importanti e la fine di chi quote di mercato ne ha poche......
concordo in toto con AndreA.
LUCLA, prova a considerare il mercato complessivo della telefonia (fissa, mobile e VoIP).
il calo dei costi di terminazione permette un riequilibro economico a favore di telefonia fissa e VoIP.
solo io mi sono accorto del calo dei costi di terminazione nella bolletta Telecom?
non c'è bisogno di andare molto lontano, si può prendere ad esempio il mercato della telefonia fissa.
i costi di terminazione della telefonia mobile sono calati un sacco e gli operatori alternativi a Telecom non hanno minimamente toccato le tariffe verso i cellulari! :wall:
http://www.mondo3.com/forum/autorita...-cartello.html
il senso del mio intervento era quello di far riflettere sul fatto che diminuendo i costi di terminazione si diminuisce il fatturato di un azienda, diminuendone anche il valore, senza avere la sicurezza che ci sia un giovamento per l'utente finale. Considerando i costi di terminazione un affare tra gestori che a fine anno faranno i conteggi uno con l'altro, non sono per nulla sicuro che i gestori abbassimo le tariffe come hanno dimostrato nell'ultimo periodo rimodulando i piani anzi oggi gli operatori spingono sempre di più sull'aggiunta di servizi piuttosto che sulla convenienza tariffaria.....
@lucla73 ti faccio notare che i costi di terminazione praticati da Tim e Vodafone per le loro numerazioni fisse su rete mobile sono di 0,06 e 1,54 cent quindi fai un po di conti di quanto guadagnano sulle terminazioni, sui bilanci ufficiali trovi i minuti di traffico entrante e li moltiplichi per il costo di terminazione di rete mobile dei 2 gestori.