Arriva la prima delibera Agcom che affronta la questione dei corrispettivi per il recesso anticipato alla luce della Legge Bersani.
La prima azienda sotto i riflettori è Sky.
L' Agcom affronta il problema per i costi pretesi da Sky in caso di recesso anticipato e presenti nelle CGA ( Condizioni generali di abbonamento) a partire dal 2 Aprile 2007 e con modificazioni a partire da mese di giugno 2007 e successive.
Come possiamo leggere nella delibera Agcom la società Sky applica agli abbonati che recedono anticipatamente corrispettivi per il recesso che, secondo quanto asserito dalla società medesima nel corso del procedimento sanzionatorio n. 9/08/DIT, sono giustificati dalle seguenti categorie di costi e sottostanti attività:
1. costi iniziali, “funzionali all’instaurazione del rapporto contrattuale”;
2. costi finali, “funzionali alla cessazione del rapporto contrattuale”.
Tra i costi iniziali, “come quantificati nella Tabella del Costi, al netto di IVA”, figurano:
a) “quelli relativi alle attività di installazione standard dell’impianto satellitare, che includono le seguenti voci: i) fornitura del materiale che compone l’infrastruttura necessaria per la ricezione dei servizi televisivi (antenna parabolica, illuminatore universale, staffa per il fissaggio dell’antenna, cavo satellitare posato a vista e cavo di collegamento alla presa telefonica funzionante più vicina); ii) intervento di un installatore certificato; iii) consegna del decoder e della smart card”;
b) “le commissioni pagate ai responsabili dei canali indiretti di vendita per le attività amministrative riguardanti l’attivazione del contratto;
c) i costi di distribuzione del decoder;
d) i costi di acquisto distribuzione e attivazione delle smart card, per le quali Sky dichiara di sopportare anche “costi di natura analoga e di entità sostanzialmente corrispondente nel corso di ciascun anno contrattuale che sono relativi ai servizi di manutenzione, sostituzione, e recupero nonché alle attività di aggiornamento del software e delle relative funzionalità”.
Tra i costi finali, invece, Sky annovera “quasi tutti quelli riferiti alle attività di recupero del decoder, (commissioni Sky Service, costi logistici e di riparazione), quantificati complessivamente nella Tabella dei Costi in un importo compreso tra [€X ed €X] al netto dell’IVA. Tali costi, in quanto sostenuti da Sky al momento della conclusione del rapporto contrattuale, sono sempre addebitati al cliente finale nel caso di recesso anticipato, a prescindere dalla durata dello stesso rapporto”. Ciò a differenza dei costi iniziali che vengono graduati in relazione alla durata dell’abbonamento.
Un quadro sinottico dei costi iniziali e finali su descritti e delle corrispondenti attività è rinvenibile nella Tabella denominata “EXIT FEE BERSANI – costs” , prodotta sia durante l’ispezione svolta in data 1 agosto 2007, presso la sede amministrativa di Sky, sia in risposta alle informazioni richieste in occasione della denuncia del Sig. XXX Maggio:
Tabella 1:![]()