
Originariamente Scritto da
gioi
Definire la statistica un dato obiettivo mi lascia abbastanza perplesso... come quando tirano fuori le statistiche sugli incidenti mortali con tante parole belle sul fatto che gli incidenti mortali sono diminuiti del 5% in un anno, solo perchè, magari, l'anno prima tra i morti c'erano 20 cardiopatici che alzavano la media, mentre quest'anno per fortuna, 50 invece che morire sono diventati tetraplegici a vita!
Peccato che le statistiche abbiano una qualche utilità nel descrivere eventi passati, ma siano del tutto ridicole quando si tratta di "predire" eventi futuri...
Alla fine è tutto un fatto di guadagno spropositato da parte delle assicurazioni. Non c'è alcun nesso tra la tariffa delle assicurazioni ed il reale comportamento dell'autista, anche perché è auspicabile che, a parte rari casi, una persona che ha un sinistro impari la lezione e stia più attento, non che perda totalmente i freni inibitori.
Per il furto è la stessa cosa... se uno va in una zona malfamata di una grande città, normalmente, sta mille volte più attento di quanto starebbe se fosse nel giardino di casa propria!
Per cui determinate clausole non rappresentano un indice del rischio (e quindi una discriminazione), ma semplicemente un'occasione di guadagno ulteriore nel caso peggiore...
In Italia, se non sbaglio, c'è un parco veicoli circolante (ovviamente non tutto contemporaneamente) di circa 70.000.000 di macchine... se anche l'RCA costasse "solo" 100€ all'anno per tutti, significa 7 Miliardi di € all'anno per le assicurazioni. Ora io non so a quanto ammonti il totale di spese che hanno le assicurazioni, tra rimborso sinistri e spese di gestione, ma mi immagino che, quantomeno, non sia superiore a tale importo... se poi consideri che 100€ l'anno di RCA non li paga nemmeno mio padre che ha più di 35 anni di patente senza mai un incidente, in un paesino della calabria... fatti il conto se si tratta di clausole vessatorie, oppure ghiotte occasioni per trarre profitto dalle disgrazie altrui...