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Originariamente Scritto da
gioi
Vedi Nappi, tu hai una gran confusione in testa sul significato che ha avuto la discriminazione raziale nel confronto degli Ebrei.
In quel caso non si è trattato di un conflitto violento fra due fazioni, come è avvenuto nei balcani o succede ancora in Africa:: era il mondo intero contro gli Ebrei. E dico mondo intero, perchè se Hitler li ha sterminati, il resto del mondo non ha fatto nulla per impedirlo.
Non sarai così ingenuo da pensare che i treni carichi di persone diretti ai campi di concentramento passassero inosservati? Non mi riferisco tanto alle persone di nazionalità Tedesca, ma a coloro che a migliaia venivano deportati dai paesi occupati, dalla Francia ai paesi Slavi... luoghi dove la resistenza era terribile ed agguerrita!
Semplicemente erano Ebrei e non valeva la pena chiedersi che fine facessero...
E non era riconosciuto loro nemmeno il diritto di difendersi...
cos'è stato tutto quanto per quanto ho letto libri, documentari, film, qualsiasi cosa lo sò molto bene.. per quello che ho potuto vedere sfruttando la lettura.. poi nessuno sà veramente cosa sia... non credo di avere confusione in testa, anzi.. ti sei risposto da solo.. che la gente faceva finta di non vedere... perchè il mondo è fatto da tanti individui che parlano e basta.. dimostrazione del fatto che passano treni pieni di deportati e nessuno faceva nulla per cercare di evitare tutto ciò.. siamo solo bravi con le parole.. tutti ignoravano e facevano finta di non vedere ciò che accadeva.. le persone sono troppo ottuse.. eppoi persone ricordano questo e magari potevano fare qualcosa di piu... ma nessuno ha provato a troncare tutto questo.. nessuno.. solo pochi individui che non trovavano l'appoggio perchè avevano tutti paura.. preferisco morire difendendo i miei principi e valori che far finta di non vedere queste cose.. mi chiedo perchè nessuno ha impedito questo? e non era tutto il mondo contro gli Ebrei, ma solo la paura di contrastare quello che stava accadendo.. poi dopo che c'è stata la liberazione allora tutti quanti hanno aperto gli occhi.. il problema che lo dovevano fare prima.. e forse si poteva evitare tutte quelle persone sterminate.. ogni volta siamo bravi a parlare.. ma tanto ognuno di noi può dire ciò che vuole, noi laggiù non c'eravamo e non possiamo capire... ma chi fà finta di non vedere è veramente penoso.. e tanta gente faceva finta di non vedere.. e questo è un'altra cosa veramente triste.. non difendere i valori e sopratutto i principi che ci accomunano tutti, la vita, la libertà..
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mi pare doveroso un UP in questa giornata.
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Originariamente Scritto da
Nappi9
si, bisogna ricordare questo sterminio gratutio dell'umanità.. ma purtroppo, non ci ricordiamo anche di altri stermini..
quest'anno mi limito a quotare questo messaggio :quoto:
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Originariamente Scritto da
MotoPal
quest'anno mi limito a quotare questo messaggio :quoto:
è la solita banalità di chi, altrettanto solitamente, manco ha coscienza di quale memoria si parli oggi. Diciamo che mi sbaglio al 99,99% ma non mi sembri particolarmente toccato ed attento al tema dell'antisemitismo.
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oggi in stazione centrale a Milano (sottopasso Pergolesi vicino a via Sammartini) ho visto una mostra fotografica dedicata alla giornata della memoria. Sono passati 65 anni da quel giorno e sono sempre meno i testimoni diretti di quegli eventi.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Mauro
oggi in stazione centrale a Milano (sottopasso Pergolesi vicino a via Sammartini) ho visto una mostra fotografica dedicata alla giornata della memoria. Sono passati 65 anni da quel giorno e sono sempre meno i testimoni diretti di quegli eventi.
Io ho seguito negli ultimi 9 mesi una ricerca per realizzare un documentario su Sport e Shoah: ho conosciuto tanta di quell'umanità girando per l'Italia che lo terrò tra i ricordi più belli del mio lavoro.
Ne approfitto per linkarlo, è stato presentato settimana scorsa: Regione Toscana: Shoah: Toscana, video "Storie di sport al tempo delle leggi razziali e del nazismo"
In particolar modo, se qualcuno di voi è interessato, vi segnalo l'unico testimone che è stato protagonista del video: il romano Alberto Sed che è il protagonista di questo libro sulla sua vita -> Sono stato un numero. Alberto Sed racconta - Riccardi Roberto - Libro - IBS - La Giuntina - (via http://roma.repubblica.it/dettaglio/...-gioco/1417791)
Dal vivo ho quasi pianto, nel leggerlo le lacrime hanno vinto.
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Come ogni commemorazione ufficiale,oltre a raccogliere qualche trafiletto dovuto sugli organi d'informazione tanto per non passare per insensibili o-peggio-per politicamente scorretti,raccoglie un pieno solo di...indifferenza?Silenzio?Noia?
A ognuno la scelta del termine più appropriato...
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Originariamente Scritto da
A.M.C.
Come ogni commemorazione ufficiale,oltre a raccogliere qualche trafiletto dovuto sugli organi d'informazione tanto per non passare per insensibili o-peggio-per politicamente scorretti,raccoglie un pieno solo di...indifferenza?Silenzio?Noia?
A ognuno la scelta del termine più appropriato...
Mi sembra come il Natale e il dover essere più buoni perchè è così che vuole la tradizione. Lo stesso accade per la giornata della commemorazione: persone che si mostrano solidali e che non vogliono più queste forme di razzismo e che magari dichiarano altrove di voler aiutare la popolazione di Haiti per evitare di trovarceli in Italia, ma sorvoliamo su questa faccenda...
Io ho visitato il campo di Mauthausen in una bellissima giornata di sole primaverile, uccellini che cantavano, vento fresco in contrasto coi raggi solari caldi... Eppure quella giornata così bella messa a contatto con quel luogo temuto in passato e oggi "neutrale" mi ha lasciato una forte sensazione. Ancor oggi, ogni tanto, ripenso a quel campo di concentramento e non è sicuramente la giornata della memoria che mi renderà più sensibile a tutto ciò, anzi.
Quasi quasi potrebbero vendere delle tazze da caffè con scritto "Giornata della memoria 2010, io c'ero".
L'unica cosa positiva è che questa giornata sia legata ad una data storica ben precisa quindi un senso lo mantiene ancora.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
kiasso
Io ho visitato il campo di Mauthausen in una bellissima giornata di sole primaverile, uccellini che cantavano, vento fresco in contrasto coi raggi solari caldi... Eppure quella giornata così bella messa a contatto con quel luogo temuto in passato e oggi "neutrale" mi ha lasciato una forte sensazione. Ancor oggi, ogni tanto, ripenso a quel campo di concentramento e non è sicuramente la giornata della memoria che mi renderà più sensibile a tutto ciò, anzi.
Mi sembra la gara dell'ovvietà (in senso buono).
E' palese, a chiunque un minimo di buon senso, che NON può passare (solo) dalla Giornata della Memoria la riflessione sulla Shoah e sulle tragedie del popolo ebraico e delle altre minoranze.
Il fatto è che il senso di una simile giornata serve (anche) per stimolare una risposta - seppur acida come spesso è qui accaduto - da parte di coloro che se ne sono sempre sbattuti beatamente una fava di queste tragedia: c'è una massa grande, e crescente a quanto pare, di persone che non si sentono minimamente toccate da questi ricordi storici (oltre, spesso, a non conoscerli e/o saperli collocare temporalmente).
Il fatto che X o Y - che di solito pensano al nuovo faro al neon per la loro Clio - mi rispondano "oh che palle con 'sta giornata" è imho cmq il raggiungimento di un risultato. Almeno, seppur lentamente, capiscono che è una cosa veramente successa... certo poi se limitiamo la discussione a chi ha studiato la cosa, è stato nei campi di concentramento o ha un senso civico alto - come potete essere tu o AMC - la cosa di per sé sembra ridicola e banale.
Una piccola cosa pratica: se non ci fosse, imposta dall'alto, la giornata della memoria ho il lecito sospetto che molti istituti scolastici salterebbero a pié pari - magari per tutto un quinquiennio - l'argomento... il fatto che ci sia un antipatico obbligo per una giornata magari banalizzata fa sì che si trovi quella mezza giornata all'anno. Altrimenti temo che si passerebbe all'oblio di una cosa, nei tempi della nostra storia, decisamente recente...
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Hai perfettamente ragione Andrea, io ho avuto forse la foruna di non incontrare un certo tipo di persone anche se mi rendo sempre più conto di che povera Italia sia la nostra... Non che se la passino diversamente (su questo argomento) in molti altri paesi, addirittura quelli protagonisti di questi crimini (e anche qui lunga riflessione sulle ragioni che abbiano evitato il bombardamento delle linee ferroviarie da parte degli americani ad esempio...).
Il senso che volevo dare al mio discorso è che, in ogni caso, la giornata della memoria, alla pari del Natale, è forse vissuta (scusate il gioco di parole) "alla giornata", passata la quale tutto come prima, con la piccola differenza che il Natale è un periodo vissuto in un arco di 15 giorni come minimo mentre questa in uno soltanto.
Come dici tu è sempre meglio che niente, ma secondo me tra 1 e 1,2 la differenza è ben poca anche se presente :(