Citazione Originariamente Scritto da Max3 Visualizza Messaggio
Per sapere i dati di una persona, bastava cliccare sulla Regione--> città e sulla lettera e ti si apriva una pagina con migliaia di dati: davvero censurabile . Questo non vuol dire che sono contrario alla pubblicazione.
Ma le modalità sono da denuncia, e mi auguro che vengano presi i provvedimenti del caso anche perchè a questo punto mi sono fatto l'idea che non si è trattato di una mossa compiuta da dilettanti, ma di una mossa premeditata che sa davvero di vendetta...
non aggiungo altro....
Poco dopo questo mio post è uscita questa notizia riportata anche dal Corriere della Sera: sogno premonitore? NO ! Ci voleva assai poco a capire che il presunto dolo era davvero dietro l' angolo.... (...pubblicazione avvenuta dopo le elezioni politiche: BUFFONI )

Redditi sul Web, indagato Romano
[da corriere.it]

Il direttore dell'Agenzia delle Entrate iscritto nel registro per violazione della legge sulla privacy

ROMA - Violazione della legge sulla privacy: è questa l'ipotesi di reato per la quale la procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati Massimo Romano, direttore dell'Agenzia delle Entrate. Il provvedimento è relativo alla diffusione in Rete dei dati dei contribuenti del 2005, diffusi dalla stessa Agenzia delle Entrate il 30 aprile scorso. A Romano il procuratore aggiunto Franco Ionta e il pm Francesco Polino hanno inviato un invito a comparire. L'inchiesta dovrà accertare tra le altre cose come mai gli elenchi, disponibili già all'inizio del mese di marzo, sono stati pubblicati online il 30 aprile. In sostanza si dovrà accertare anche se questo lasso di tempo sia stato in qualche modo viziato da dolo.

«UNO STIMOLO A NON EVADERE LE TASSE» - Indagando Romano, la procura ha formalizzato la decisione dell'Agenzia delle Entrate assunta due giorni fa secondo cui la pubblicazione degli elenchi dei contribuenti contrasta con la normativa in materia. L'Agenzia delle Entrate aveva difeso la scelta, per ora di responsabilità amministrativa (ma la procura dovrà accertare se c'è stato un input politico) riferendosi alle norme sulla pubblicità delle dichiarazioni, sottolineando la validità delle comunicazioni via Internet e spiegando che l'informazione online, senza mediazioni di terzi e curata dalla stessa amministrazione pubblica è «garanzia»,«trasparenza», «affidabilità». Romano sostenne tra l'altro anche che la pubblicazione online era uno stimolo a non evadere le tasse.

CLONAZIONE» - Ionta e Polino hanno chiesto e ottenuto il parere del Garante per la privacy con cui lo stesso Garante ha censurato la pubblicazione on line dei dati fiscali. L'indagine prosegue ora anche sul fronte della "clonazione" degli stessi dai tramite il file sharing, dall'originario elenco dell'Agenzia delle Entrate. Le dichiarazioni dei redditi del 2005 infatti, sono rimaste disponibili in Rete anche dopo lo stop imposto dal Garante della privacy.


IN PROCURA ANCHE LA DENUNCIA DEL CODACONS - In procura a Roma è intanto giunta la denuncia del Codacons con la quale l'associazione dei contribuenti chiede un risarcimento di 20 miliardi di euro dopo la pubblicazione dei dati online.