No, no winston non ero d'accordo sulla pubblicazione sui giornali come non lo sono per il pastrocchio fatto dall'agenzia delle entrate.
Ma le "gogne" non erano state abolite?
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No, no winston non ero d'accordo sulla pubblicazione sui giornali come non lo sono per il pastrocchio fatto dall'agenzia delle entrate.
Ma le "gogne" non erano state abolite?
Già però il casino mediatico è saltato fuori quest'anno....
quindi evidentemente esclusi voi due, io e qualcun'altro qui, in tanti si sono incavolati per la prima volta...
E ripeto che io non avrei niente da ridire sulla diffusione GRATUITA di questi dati per gli scopi esclusivi per cui essi vengono diffusi, purchè poi non ci siano giornali o tizi vari che li rivendono pubblicati da qualche parte, o su EBAY... sennò io voglio la mia percentuale, in quanto i dati sono miei, oppure voglio che mi chiedano la liberatoria per poterne trarre un profitto... :lol:
io tutto questo io sarei quasi favorevole al 100% ad una emissione pubblica su internet, se però si fosse in grado di mantenere una decisione coerente per più di 10 minuti.
invece in Italia non si può, ogni 5 minuti c'è qualcuno che dice la sua e cambia le carte in tavola, oppure che prende decisioni senza sentire le autorità competenti... e anche questa occasione è stata buona per far vendere i dati, o farli pubblicare su tutti i giornali possibili ed immaginabili (e in questo Andrea ha ragione... con tutto il parlare che se n0è fatto, e tutta l'indignazione sollevata, quest'anno qualsiasi giornale che si rispetti DOVRA' pubblicarli, o il rischio di abbattere la tiratura è evidente .... :lol: )
Piccolo inciso e paradosso nello stesso paradosso. Una testata giornalistica può essere anche solamente online e con tutti i crismi di una testata cartacea; se le seconde sono autorizzate a pubblicare quei di riflesso lo possono fare anche le prime (senza contare il fatto che le grandi testate lo sono su entrambi i fronti), cosa cambia in sostanza sul fatto che appaiano su agenziadellentrate.gov.it o su giornalex.it? Mi pare che lo stesso Garante, tanto attento alla questione, si sia perso in questa palese contraddizione che imho nei prossimi mesi verrà a galla pesantemente... già ora so di cronisti mandati a scandagliare i vari Comuni per la pubblicazione di questi dati, si è dato de facto un via libera che non potrà essere ignorato :D E per ulteriore paradosso nei paradossi della vicenda il via libera viene proprio dall'eccessiva esposizione mediatica che il fronte della privacy (ass. consumatori in primis) ha voluto dare alla questione...
Vero, ma come potrai intuire se vengono pubblicati sulla stampa (come già avviene da anni in molte realtà locali e non) la loro propagazione è praticamente eterna... non è che l'archivio della "Provincia di Como" scompare dopo un anno, una notizia una volta diventata tale resta immortale.
Per la Provincia di Firenze, che proprio piccola non è, bastano meno di 50 richieste e una dozzina di giorni di lavoro con 3 cronisti pagati 3 lire... 3 cronisti che si identificano ovviamente, ma che a loro volta però propagano i dati. E finché sulla stampa sarà lecito pubblicarli capisci che questa identificazione è la stessa ipocrisia che c'è dietro all'intestazione delle sim ricaricabili (ovvero sono una facciata che cmq non bloccano altri usi, tanto che nella tanto citata UK le sim non si registrano... tanto è alla fine dei conti inutile...)Citazione:
Inoltre per avere la stessa mole di informazioni spiattellata sul sito della Agenzia delle Entrate, una persona dovrebbe farsi un po' di viaggetti e in ogni caso sarebbe sempre necessaria l'identificazione di chi richiede tali dati.
Beh la questione è diversa. Io sono responsabile di quello che TU scrivi qua dentro ed è mio interesse avere piu' dati possibile per rintracciarti... in realtà se io creassi questo spazio come privato ed accesso legato alla login quel che vi compare in realtà è comunque pubblico. Assurda sarebbe la mia richiesta che quel che viene scritto in un forum per soli registrati non possa essere divulgato a terzi, uno per la impossibilità materiale di controllo e secondo perchè il semplice condividere una cosa in una qualsiasi forma (elettronica o meno) la rende di fatto notoria, intercettabile e ridistribuibile. Per proteggere informazione con diritti di riservatezza estremi (e non è il caso dei nostri redditi come spiega bene una norma di 30 anni fa... norma scritta ante-internet) ci sono altri sistemi, pare che questo non sia lo stesso casoCitazione:
Ma d'altronde non è una cosa tanto strana, se si pensa che solo per poter scrivere (ed in molti casi accedere) su forum e siti vari sia richiesta l'iscrizione degli utenti con un indirizzo mail valido per la notifica. Possibile che i i redditi dei cittadini valgano talmente poco da non richiedere questo minimo accorgimento?
forse la faccio un po' semplice... ma anche se non occorrevano dati per identificarsi, credo nel server del ministero, o dell'agenzia delle entrate, o comunque di chi forniva il servizio, ci fosse un log degli accessi o delle richieste fatte da ogni ip...
in questo caso, volendo, le forze dell'ordine, aiutate dagli operatori telefonici (chi fornisce le linee per il collegamento, insomma: telecom, infostrada, ecc...) potrebbero benissimo risalire a chi visualizzava cosa...
il problema, semmai, e' dato dalla diffusione via p2p... quella, si, difficilmente controllabile...
ma forse, come ho gia' detto, la faccio un po' troppo semplice...
beh, secondo me lo sarebbero stati anche se ci fosse stato qualche meccanismo di autenticazione...
Ti quoto al 100%, ma infatti tra i due soggetti coinvolti in questo pastrocchio (l'agenzia delel entrate e il garante), l'unico ad averlo combinato non è stata l'agenzia delle Entrate...
L'unica era mettersi d'accordo anche sulle modalità di azione PRIMA, e poi agire con coerenza, ma si vede che è troppo difficile per i soldi che diamo loro...
Chiedetevi come mai su emule non si trovano i redditi dei cittadini degli altri paesi....non si trovano file txt. di 8 mega con migliaia di dati buttati sul web come neanche si butta la spazzatura ( per i luoghi dove avviene la differenziata :LOL: ).....
Per sapere i dati di una persona, bastava cliccare sulla Regione--> città e sulla lettera e ti si apriva una pagina con migliaia di dati: davvero censurabile . Questo non vuol dire che sono contrario alla pubblicazione.
Ma le modalità sono da denuncia, e mi auguro che vengano presi i provvedimenti del caso anche perchè a questo punto mi sono fatto l'idea che non si è trattato di una mossa compiuta da dilettanti, ma di una mossa premeditata che sa davvero di vendetta...
:cesso: non aggiungo altro....:censored:
Poco dopo questo mio post è uscita questa notizia riportata anche dal Corriere della Sera: sogno premonitore? :LOL: NO ! Ci voleva assai poco a capire che il presunto dolo era davvero dietro l' angolo....:censored: (...pubblicazione avvenuta dopo le elezioni politiche: BUFFONI )
Redditi sul Web, indagato Romano
[da corriere.it]
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate iscritto nel registro per violazione della legge sulla privacy
ROMA - Violazione della legge sulla privacy: è questa l'ipotesi di reato per la quale la procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati Massimo Romano, direttore dell'Agenzia delle Entrate. Il provvedimento è relativo alla diffusione in Rete dei dati dei contribuenti del 2005, diffusi dalla stessa Agenzia delle Entrate il 30 aprile scorso. A Romano il procuratore aggiunto Franco Ionta e il pm Francesco Polino hanno inviato un invito a comparire. L'inchiesta dovrà accertare tra le altre cose come mai gli elenchi, disponibili già all'inizio del mese di marzo, sono stati pubblicati online il 30 aprile. In sostanza si dovrà accertare anche se questo lasso di tempo sia stato in qualche modo viziato da dolo.
«UNO STIMOLO A NON EVADERE LE TASSE» - Indagando Romano, la procura ha formalizzato la decisione dell'Agenzia delle Entrate assunta due giorni fa secondo cui la pubblicazione degli elenchi dei contribuenti contrasta con la normativa in materia. L'Agenzia delle Entrate aveva difeso la scelta, per ora di responsabilità amministrativa (ma la procura dovrà accertare se c'è stato un input politico) riferendosi alle norme sulla pubblicità delle dichiarazioni, sottolineando la validità delle comunicazioni via Internet e spiegando che l'informazione online, senza mediazioni di terzi e curata dalla stessa amministrazione pubblica è «garanzia»,«trasparenza», «affidabilità». Romano sostenne tra l'altro anche che la pubblicazione online era uno stimolo a non evadere le tasse.
CLONAZIONE» - Ionta e Polino hanno chiesto e ottenuto il parere del Garante per la privacy con cui lo stesso Garante ha censurato la pubblicazione on line dei dati fiscali. L'indagine prosegue ora anche sul fronte della "clonazione" degli stessi dai tramite il file sharing, dall'originario elenco dell'Agenzia delle Entrate. Le dichiarazioni dei redditi del 2005 infatti, sono rimaste disponibili in Rete anche dopo lo stop imposto dal Garante della privacy.
IN PROCURA ANCHE LA DENUNCIA DEL CODACONS - In procura a Roma è intanto giunta la denuncia del Codacons con la quale l'associazione dei contribuenti chiede un risarcimento di 20 miliardi di euro dopo la pubblicazione dei dati online.
cmq è una denuncia, Max3... :D
Non facciamo il solito errore denuncia=avviso di garanzia=colpevole...
No, tranquillo...:) anche io ho parlato di "presunto dolo"...
Certo è che i tempi di pubblicazione a pochi giorni prima dell' insediamento del nuovo Governo, e solo dopo le elezioni politiche lasciano davvero perplessi....dal momento che erano dati già pronti per essere pubblicati da tempo...( come letto in alcuni articoli) :rolleyes:
beh se guardi diversi fatti di cronaca a cavallo delle elezioni politiche ed amministrative si hanno spesso brutti pensieri, ma basta correre oltre e tornare dalla nostra "simpatica" Agcom... bene o male è un'autorità che di cattivi pensieri ne fa mattina e sera :lol: