Diciamo che per un intenditore di festival come il sottoscritto, buttarla sulla comicità (era ovvio, con un gruppo come gli Eli) fa storcere il naso: il dopofestival dovrebbe essere un luogo per discutere delle canzoni in gara, per analizzarle criticamente, cosa che, salvo sprazzi, non è quasi mai avvenuto e quest'anno meno ancora. Non male la conduzione di Lucilla (ieri con una mise che lasciava notare un corpo assolutamente piacevole) e la Ocone, una Mina insuperabile come imitazione. Perfetta l'analisi di Luzzatto Fegiz su alcuni artisti: prendo solo ad esempio Fabrizio Moro (che vinse l'anno scorso con un rap anti-mafia), pesantemente criticato per la banalità di un testo anonimo.