Citazione Originariamente Scritto da Uncle Scrooge Visualizza Messaggio
Beh è proprio su questo che sono scettico...

Non sono un esperto di grafica pubblicitaria, ma a me quel manifesto mi renderebbe ancora più intollerante (se lo fossi).

Insomma, se fossi anti-gay, quel manifesto mi farebbe pensare che c'è qualcuno che vuole fare in modo che mio figlio sia gay...
Maxper diceva di convincere anche una sola persona, non penso che un "anti-gay" sia il target di persone da sensibilizzare se si riconoscessero in tale definizione. Come i proclami delle elezioni verso la parte politica avversa, sono verso i moderati e gli aperti a nuove soluzione politiche mica per convincere gli "anti-altri" o i massimalisti degli schieramenti. No?

Cmq al di là di questo ti posso parlare liberamente anche di un episodio personale che ti dimostra quanto la soggettività sia importante nelle reazioni anche tra i "tolleranti". Casa mia, ho vissuto una lunga storia con una ragazza americana con tanto di convivenza etc. etc. il che serve per illustrare la sua funzione in casa mia. I miei, gente del popolo, sono brave persone, non hanno studiato ma decisamente aperte nei confronti del mondo. E lo sono sempre stati verso le mie compagne, verso lei in particolar modo. Bene o male ad oggi è stata la persona del mio rapporto piu' lungo. Comunque lei, progressista (così si definiva) proveniente da Boston e che aveva vissuto in una società molto aperta alle varie scelte dell'individuo, un giorno le scappa una battuta a tavola: "Ah Andrea, se abbiamo due figli sarebbe interessante che uno dei due fosse gay." Io stesso fatico a non meravigliarmi, ma lei con la sua solita bontà d'animo finisce la frase con un "sarebbe un'esperienza di vita importanti per noi genitori." Allora ci vuole poco a capire il fondo di verità che veniva da quella speranza che tale non era. Ma nonostante tutto e la familiarità del contesto, nonché la possibilità di capire il reale senso della sua affermazione, vidi i miei un attimo trasecolare. Il pensiero di un nipotino gay, loro che comunque non hanno nessun problema verso gli omosessuali, probabilmente li aveva un attimo turbati tanto che nei giorni successivi se ne riparlò con un po' di imbarazzo.

E io? Qui casca l'asino. Sì, anche io ho cercato di "capire" il senso del suo sperare, cercando tra l'italiano e l'inglese. Ne abbiamo parlato, non che temessi un figlio gay ma non ne comprendevo la speranza. E nonostante la spiegazione precisa c'ho perso un po' di tempo e di convinzioni personali in quanto la soggettività conta molto. Parlare per conto di terzi l'ho trovato sempre molto facile, per gli altri e soprattutto per me.