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Dunque tanto per cominciare la potenza "elettrica" assorbita dalla presa di corrente non è potenza istantanea, ma media. Infatti poiché la corrente elettrica è di tipo alternato, la potenza assorbita fluttua intorno ad un valor medio (che è quello che tu chiami potenza istantanea), alla frequenza di 50Hz.
Detto questo... in riferimento all'esempio di cui sopra. La potenza assorbita in un giorno sono 12W, che corrispondono ad un'energia assorbita di 12Wh.
Il fatto che energia assorbita e lavoro abbiano un medesimo valore assoluto dipende dal fatto che stiamo parlando di uno strumento che utilizza solo potenza "in continua", e questo ti confonde.
Un esempio tipico, se la mia memoria non mi inganna, è quello del motore elettrico trifase, in cui la potenza sviluppata dal motore è differente dal consumo di energia elettrica, al netto del "rendimento" (mi pare ci sia un seno/coseno iperbolico di qualcosa da qualche parte come coeff. di adattamento), rispetto al monofase, questo perché assorbendo corrente da fasi differenti, l'assorbimento di energia nell'arco di tempo (potenza elettrica) è maggiore del lavoro svolto nel medesimo lasso di tempo (potenza meccanica erogata).
Mi faccio veggente ed anticipo la domanda: ed allora quali sono i vantaggi del trifase rispetto al monofase, se a parità di potenza erogata il macchinario consuma di più?
Risposta: ciascuna fase eroga meno corrente->la linea è dimensionata per trasportare meno corrente->è più economico fornire più corrente spalmata su tre fasi, piuttosto che su una sola.
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Aggiungo... per calcolare l'energia assorbita a partire dalla potenza istantanea (reale) dovresti usare una relazione di tipo integrale e non una semplice moltiplicazione, che invece puoi usare in presenza di un valor medio di potenza e di un tempo campione (l'h sta per ora, no? :devil:)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
gioi
Dunque tanto per cominciare la potenza "elettrica" assorbita dalla presa di corrente non è potenza istantanea, ma media. Infatti poiché la corrente elettrica è di tipo alternato, la potenza assorbita fluttua intorno ad un valor medio (che è quello che tu chiami potenza istantanea), alla frequenza di 50Hz.
Io volevo fare le cose semplici.
Il valore della potenza è istantaneo, cioé cambia continuamente, ma per comodità si definisce il valore di potenza media (visto che il valore istantaneo fluttua attorno ad un valore medio).
Detto questo, la potenza indica il consumo (se parliamo di apparecchio utilizzatore) o la produzione (se parliamo di un generatore) di energia (o lavoro che dir si voglia) nell'unità di tempo.
Citazione:
Originariamente Scritto da
gioi
Detto questo... in riferimento all'esempio di cui sopra. La potenza assorbita in un giorno sono 12W, che corrispondono ad un'energia assorbita di 12Wh.
Tu, due post fa, hai usato l'unità di misura Watt per l'energia e il WattOra per la potenza, quando è l'esatto contrario.
Adesso hai scritto giusto, ma prima no.
Inoltre, anche stavolta sbagli nel dire che la potenza assorbita in un giorno è di 12W!!!
La potenza assorbita quando l'alimentatore è collegato alla presa (indipendentemente da PER QUANTO TEMPO ci resta attaccato) è 0.5 W.
Il consumo dopo 24 h è di 12 Wh.
Porca miseria, è la quarta volta che lo scrivo e continui a sbagliare. :chair:
Citazione:
Originariamente Scritto da
gioi
Il fatto che energia assorbita e lavoro abbiano un medesimo valore assoluto dipende dal fatto che stiamo parlando di uno strumento che utilizza solo potenza "in continua", e questo ti confonde.
Casomai volevi dire energia assorbita e potenza (lavoro = energia).
In ogni caso
NO, non hanno lo stesso valore assoluto
come ho scritto sopra.
Potenza = 0.5 W
Energia consumata in 24h = 12 Wh
Inoltre non è la potenza ad essere "in continua" ma la corrente, e in ogni caso non c'entra niente.
Citazione:
Originariamente Scritto da
gioi
Un esempio tipico, se la mia memoria non mi inganna, è quello del motore elettrico trifase, in cui la potenza sviluppata dal motore è differente dal consumo di energia elettrica, al netto del "rendimento" (mi pare ci sia un seno/coseno iperbolico di qualcosa da qualche parte come coeff. di adattamento), rispetto al monofase, questo perché assorbendo corrente da fasi differenti, l'assorbimento di energia nell'arco di tempo (potenza elettrica) è maggiore del lavoro svolto nel medesimo lasso di tempo (potenza meccanica erogata).
Continui a non capire cosa sia la potenza e a mischiare i concetti di potenza ed energia.
Adesso stai cominciando ad ammucchiare cose su cose (peraltro SBAGLIATE, visto che anche i monofase hanno un rendimento minore di 1, e comunque il rendimento non dipende da quello che dici tu) che non c'entrano niente col discorso.
Citazione:
Originariamente Scritto da
gioi
Mi faccio veggente ed anticipo la domanda: ed allora quali sono i vantaggi del trifase rispetto al monofase, se a parità di potenza erogata il macchinario consuma di più?
Risposta: ciascuna fase eroga meno corrente->la linea è dimensionata per trasportare meno corrente->è più economico fornire più corrente spalmata su tre fasi, piuttosto che su una sola.
:eek:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
gioi
Aggiungo... per calcolare l'energia assorbita a partire dalla potenza istantanea (reale) dovresti usare una relazione di tipo integrale e non una semplice moltiplicazione, che invece puoi usare in presenza di un valor medio di potenza e di un tempo campione (l'h sta per ora, no? :devil:)
Se abbiamo già mediato in partenza il valore della potenza istantanea (dato che fluttua attorno ad un valore medio fisso) allora usando il valore medio basta fare la moltiplicazione.
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Sì, ma in conclusione :lol:, tenendo attaccato alla presa di corrente un caricabatterie senza l'apparecchio, consuma, o è come in stand by e quindi l'assorbimento è minimo e quindi da considerarsi nullo?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Uncle Scrooge
Adesso stai cominciando ad ammucchiare cose su cose (peraltro SBAGLIATE, visto che anche i monofase hanno un rendimento minore di 1, e comunque il rendimento non dipende da quello che dici tu) che non c'entrano niente col discorso.
Questa tua affermazione, per me conclude il discorso.
Il rendimento non c'azzecca nulla...
Hai presente come funziona un motore trifase e perché "consuma" di più? se tiri in ballo il rendimento, mi sa che non sai di cosa stiamo parlando...
Per me :bye:
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Ma non si stava parlando di caricabatterie? :blink:
Citazione:
Sì, ma in conclusione , tenendo attaccato alla presa di corrente un caricabatterie senza l'apparecchio, consuma, o è come in stand by e quindi l'assorbimento è minimo e quindi da considerarsi nullo?
io so solo che i caricabatterie di cellulari, se li lasci collegati, spesso si scaldano un pochino... quelli dei notebook ancora di più...
Quel calore da qualche parte arriva, non si crea dal nulla, sarà consumo di energia elettrica. Stop, mi fermo qui, senza tirare in ballo i motori trifase...
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@gioi: Nel tuo post precedente (rileggere per credere) hai scritto che:
- energia assorbita in un certo lasso di tempo = potenza elettrica (sbagliato, energia e potenza sono due cose diverse)
- lavoro svolto nel medesimo arco di tempo = potenza meccanica erogata (sbagliato, idem con patatine)
- la macchina monofase erogherebbe la stessa energia che assorbe, a differenza della trifase che assorbe di più (sbagliato, anche la monofase assorbe più di quello che eroga)
Oltretutto i motori trifase che hai tirato in ballo come esempio (per spiegare cosa? che la potenza e l'energia in corrente continua hanno lo stesso valore? ma per favore...) non c'entrano niente coi caricabatteria.
Inoltre io forse non ho ben presente come sia fatta una macchina trifase, ma il tuo glissare su tutti gli altri errori (banali) che ti ho fatto notare 4 volte in precedenza mi fa pensare che tu e l'elettrotecnica abbiate litigato da bambini.
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TORNANDO IN TOPIC
Il caricabatterie è un circuito che trasforma la corrente alternata (di rete) in corrente continua (per caricare la batteria del telefono) modificandone i valori di intensità e tensione.
Quindi svolge due funzioni, quella di raddrizzatore (da AC a DC) e quella di riduttore (riduzione della tensione).
Prendiamo un esempio concreto.
Caricabatteria Nokia ACP-12E (credo il più diffuso al mondo)
INPUT AC (corrente alternata)
100-240 V (tensione di rete ammissibile)
50-60 Hz (frequenza di rete ammissibile)
180 mA (corrente di ingresso)
OUTPUT DC (corrente continua)
5.7 V (tensione di uscita)
800 mA (corrente di uscita)
Mentre caricate la batteria del cellulare state assorbendo dalla rete:
230 V (tensione di rete) x 0.180 A = 41.4 W assorbiti
Il caricabatteria eroga (alla batteria in fase di ricarica):
5.7 V x 0.800 A = 4.56 W
Il rendimento è di 4.56/ 41.4 = 0.11.
Il che significa che l'89% della corrente che consuma il caricabatteria finisce in calore e non serve a caricare la batteria del telefono.
Quando staccate il telefono dalla carica, se il caricabatterie resta inserito nella presa elettrica, il circuito di trasformazione RESTA ALIMENTATO e tutta l'energia assorbita si trasforma in calore (rendimento 0%).
Ovviamente i valori di INPUT e OUTPUT dichiarati sono quelli massimi, quindi il calcolo fatto prima è molto semplicistico, e in generale (soprattuto se non c'è un "carico" da alimentare) viene assorbita una potenza inferiore a 41 W.
CONCLUSIONE: il caricabatteria consuma quando è attaccato alla corrente ma staccato dal cellulare?
DIPENDE: alcuni caricabatterie hanno un circuito che si "accorge" quando non sono collegati al telefono, e "scollegano" il circuito di trasformazione AC/DC. Tuttavia anche questo "circuito di controllo" ha un piccolissimo consumo, e pochissimo caricabatteria ce l'hanno.
In generale, come ho scritto sopra, quando non c'è una batteria da ricaricare il caricatore riduce significativamente l'energia assorbita, in misura variabile da modello a modello (ma credo abbastanza di più del 10%, secondo me anche del 50%).
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Uncle Scrooge
@gioi: Nel tuo post precedente (rileggere per credere) hai scritto che:
- energia assorbita in un certo lasso di tempo = potenza elettrica (sbagliato, energia e potenza sono due cose diverse)
- lavoro svolto nel medesimo arco di tempo = potenza meccanica erogata (sbagliato, idem con patatine)
- la macchina monofase erogherebbe la stessa energia che assorbe, a differenza della trifase che assorbe di più (sbagliato, anche la monofase assorbe più di quello che eroga)
Oltretutto i motori trifase che hai tirato in ballo come esempio (per spiegare cosa? che la potenza e l'energia in corrente continua hanno lo stesso valore? ma per favore...) non c'entrano niente coi caricabatteria.
Inoltre io forse non ho ben presente come sia fatta una macchina trifase, ma il tuo glissare su tutti gli altri errori (banali) che ti ho fatto notare 4 volte in precedenza mi fa pensare che tu e l'elettrotecnica abbiate litigato da bambini.
Posso dirti una cosa, senza prenderla sul piano professionale, se studi/hai studiato qualcosa che riguarda l'elettrotecnica e/o l'elettronica, vai a ripetere queste cose al tuo professore, e poi (magari in pvt), vieni a dirmi cosa ti ha risposto.
:bye:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
gioi
Scusa aleritty, per curiosità... tu sai com'è fatto un alimentatore di un qualunque tipo? Intendo com'è fatto e funziona e non per aver letto le dichiarazioni di qualcheduno di dubbia autorevolezza su forum, blog, wiki o quant'altro!
PS: Affermo questo perché ovviamente tu non sai che gli alimentatori switching sono "convertitori" DC-DC (da corrente Diretta a corrente Diretta) e non AC-DC (da corrente Alternata, quella della presa dell'ENEL, a corrente Diretta)...
Giusto per averne progettato e costruito una decina... (che per tua informazione funzionano a distanza di anni, nonostante fossero progetti per sperimentare e per mettere in pratica lezioni teoriche)
E tu?
E' verissimo che lo switching è slo da DC a DC, però se ci pensi bene trasformare da AC a DC non è una operazione tremendamente onerosa... Anzi, direi che (volendola fare a grandi linee, i trasformatori dei cellulari non credo facciano DIRETTAMENTE così) basta un bel ponte di diodi (fatto come preferisci, a mano, integrato ecc. ecc.)
Normalmente per costruire un trasformatore di quelle dimensioni si usa un bel circuito che raddrizzi da AC a DC e poi semplicemente si regola con uno switching, in questa maniera si usa un bel transistor e lo spazio occupato è infinitesimo.
Altrimenti, per i trasformatori "tradizionali" servono condensatori di buona capacità, però questi occupano spazio!
Si capisce la composizione del modulo trasformatore (non raddrizzatore) anche dal simbolo che si trova sulla superficie! Se nei dati di output trovi una linea sottintesa da tre trattini, sai di certo (se le dimensioni non fossero bastate) che NON è un alimentatore tradizionale.
In ogni caso, consumo a parte, torno a ribadire il rischio di incendi! Che è basso ma non inesistente!
Tanto per dirne una, gli incendi domestici sono in gran parte provocati da circuiti elettrici mollati in stand-by. In particolare apparati vecchi o conservati male come vecchi televisori, le luci dell'albero di Natale ecc. ecc.
Ora pensate a come trattate il vostro caricabatterie di solito (non so voi ma i miei li porto sempre nella borsa e li devo cambiare spesso) e decidete se voltete lasciarlo sempre collegato!
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Scusa Aleritty, tu hai costruito un alimentatore AC-DC che tira fuori UNA SINGOLA tensione di alimentazione usando un circuito di switching? :eek:
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No, switching no... Ovviamente.
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Ed allora non capisco cosa c'azzecchino gli alimentatori switching con i caricabatterie da cellulari...