ottima segnalazione, solitamente sono a favore delle app a pagamento anche se in questo caso forse un ostacolo ai "curiosi"
A sentire il 'profeta' Jobs gli e-book dovrebbero rappresentare la prossima frontiera nel mondo virtuale degli Smartphone e piatto forte del nuovo ipad ormai prossimo.
Sull'iphone-per limitarsi alla sola letteratura-sono disponibili opere ultra-classiche quali l'Iliade e l'Odissea,l'Eneide,la Divina Commedia,la Gerusalemme liberata del Tasso e l'Orlando Furioso dell'Ariosto.
Mi domando curioso se esiste qualcuno che abbia mai scaricato tali opere e-ancor di più-se esistano ancora lettori delle follie di Orlando...bo!?
Ancora più curioso mi domando quanti siano in grado di superare le difficoltà linguistiche di Dante o del Tasso senza un poderoso apparato critico che solo una versione cartacea sarebbe in grado di fornire...bo!?
Completamente diverso invece mi appare il discorso poesia.
Segnalo perciò due applicazioni:Foscolo e Leopardi.
Seppure piene di limitazioni(a 0.79€ forse non si poteva chiedere di più)-quali assenza di biografia e bibliografia-contengono quasi tutte le più belle poesie di questi autori tanto diversi tra loro.
In Foscolo ce ne sono una ventina ed in Leopardi il doppio.
Sarei fazioso nel definirle belle,vorrei che-soprattutto i giovani-semplicemente le leggessero perché la bellezza e l'anima immortale dell'uomo meritano di non essere dimenticate...
Facili da consultare,in questo modo possono farci compagnia in qualsiasi momento della giornata...
ottima segnalazione, solitamente sono a favore delle app a pagamento anche se in questo caso forse un ostacolo ai "curiosi"
Trovo che ci sia un problema 'strisciante' che attraversa l'AppStore:il suo vertiginoso successo.
Ogni applicazione che trova posto nello store ha assicurato un successo economico non certamente solo virtuale!
Ora,potrei citare decine di applicazioni a pagamento che andrebbero racchiuse nella categoria 'raggiri'...
Da qui la necessita' di una specie di calmiere per evitare il lievitare dei costi delle applicazioni che purtroppo mi pare sempre più diretto verso l'alto...
Non sono per principio ne' favorevole ne' contrario alle applicazioni a pagamento,noto pero'-come ho detto-un pericolo speculativo.
Da sottolineare anche un aspetto:una società di statistica ha fatto una ricerca sull'utilizzazione delle applicazioni dopo l'acquisto;ebbene,solo il 5% degli utenti continua a distanza di sei mesi dall'acquisto ad usare l'applicazione comprata.
Dunque,nell'AppStore le curiosità rischiano alla fine-sommandole-a costare assai caro...
In che senso?
Il successo può essere economico o nel fine: se l'applicazione di Leopardo coinvolgesse X lettori sarebbe un successo specie se X-y fossero nuovi lettori.
Ma se quell'applicazione, oltre ad essere costata Z ore di lavoro, e rendesse la radice quadra di Z per lettori X/10, nonostante l'appeal dell'app store, la valuterei come un fischio.
Semmai si può dire che lo Store spesso è un ottimo volano per diverse iniziative, il fatto che sia sinonimo di successo è forse un po' troppo
Concordo al 100% sia nelle valutazione che nell'analisi.Da qui la necessita' di una specie di calmiere per evitare il lievitare dei costi delle applicazioni che purtroppo mi pare sempre più diretto verso l'alto...
Non sono per principio ne' favorevole ne' contrario alle applicazioni a pagamento,noto pero'-come ho detto-un pericolo speculativo.
Da sottolineare anche un aspetto:una società di statistica ha fatto una ricerca sull'utilizzazione delle applicazioni dopo l'acquisto;ebbene,solo il 5% degli utenti continua a distanza di sei mesi dall'acquisto ad usare l'applicazione comprata.
Dunque,nell'AppStore le curiosità rischiano alla fine-sommandole-a costare assai caro...