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Riprendo questa discussione per esprimere il mio disappunto su quello che ritengo essere un gravissimo disservizio a cui tre è sorda.
Innanzi tutto buongiorno. Conosco questo forum da molti anni, ma non mi era mai iscritto. Dato però che qui si parla di ciò che giudico da tempo un problema molto serio delle connessioni dati di Tre, mi sono permesso di registrarmi e di postare.
Se le ragioni per cui Tre blocca la porta 25 in uscita (perchè per fortuna è solo la porta 25 ad essere bloccata), salvo nei casi in cui l'e-mail non sia indirizzata a quella cioféca del suo server SMTP (smtp.tre.it o smtp.tre.biz), sono davvero quelle da te descritte, allora mi sembra una scelta, scusa la franchezza, davvero pazzesca, fuori dal mondo.
Tant'è che nessuno degli altri tre gestori adotta la stessa politica.
Il rischio che qualcuno non sappia difendersi va messo in conto e la gestione delle bollette pazze anche.
Ma che scherziamo? Io pretendo di usare il server SMTP che meglio credo, a maggior ragione se dovessi avere un contratto aziendale.
Ho sudato sette camicie per aggirare l'ostacolo con la mia sim Tre, sfruttando il fatto che la porta SMTPS 465 (che usa anche il server di GMail) per fortuna non è bloccata. Ho dovuto implementare il protocollo SSL sul mio server (per fortuna lo gestiamo internamente), ma il certificato casareccio che abbiamo creato non viene riconosciuto come valido dai vecchi Symbian (che non disponevano dell'opzione di validarli ugualmente alla prima richiesta di conferma), con la conseguenza che ad ogni invio i Profimail dei vari N95 8GB e compagnia chiedono se si vuole procedere ugualmente, pur in presenza di un certificato non valido.
Tra l'altro c'è una questione che a quanto pare molti ignorano, ma è di estrema importanza: il server smtp.tre.it è del tutto inaffidabile!
E lo dico a ragion veduta: non è minimamente in grado di consegnare la posta ai server destinatari che hanno implementato la Grey List.
Ora immagino che si sappia che la gran parte delle imprese più strutturate e serie (parlo di aziende italiane di fama mondiale o di multinazionali e non solo) fanno Grey Listing sulla posta in arrivo, perché è uno degli strumenti più efficaci per diminuire lo spam (fino ad un 80%, secondo certi studi). Ebbene se invierete un messaggio di posta con l'smtp.tre.it ad una di queste realtà, state certi che non arriverà mai o arriverà anche con otto giorni di ritardo (sì anche otto giorni...), perché il server della Tre è configurato male e non interpreta correttamente il messaggio di "server temporaneamente occupato" (451 4.2.1 Mailbox busy, try again later) che il server ricevente su cui è implementata la Grey list gli invia nei primi 5-10 minuti di tentativi.
Forse sono gestite male le code di spedizione (non interpretando correttamente il messaggio può essere che il server della Tre esaurisca tutti i tentativi nel period di blocco della Grey List), sta di fatto che è l'unico server SMTP di un gestore telefonico che non funziona con questo diffusissimo sistema antispam (provato con Vodafone, Tim e Wind e non c'è alcun problema).
Insomma, ho provato a sollevare il problema con il customer care della Tre, prima con le buone, poi con toni anche molto accesi, ma ho trovato un muro di ignoranza o di gomma: si sono rifiutati di affrontarlo, di darmi uno straccio di risposta e quando parlavo di Grey Listing pareva che parlassi di marziani.
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Poiché anch'io mi interrogavo su questa stranezza, vi chiedo:
se dovessi utilizzare il server SMTP di tre, anziché il server del mio sito personale, le e-mail risulteranno essere a pagamento?
Ho un contratto 3 Power Pro.
La domanda nasce da queste indicazioni relative al piano tariffario suddetto:
Citazione:
E-mail da Pianeta 3 (fino a 6 KB) [nota 6] 12,5 cent.€/cad.
[6] La dimensione indicata si riferisce alle E-mail inviate e ricevute. Per le E-mail inviate superiori a 6 KB, in aggiunta ai 12,5 cent.€ verranno addebitati 0,3 cent.€ per ogni KB eccedente. È possibile inviare e ricevere E-mail dal video/TVfonino attraverso il menu Messaggi, oppure accedendo ad internet utilizzando il Videofonino come modem. Per i costi del servizio consulta il sito nelle aree di competenza.
Quali sono le aree di competenza?!?
Grazie in anticipo per le risposte!
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Tu invii email da Pianeta 3? :P
Cmq è una nota solo per l'email da portale tramite indirizzo @tre.it, non viene applicata in altri casi
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Citazione:
Originariamente Scritto da
AndreA
Tu invii email da Pianeta 3? :P
Giammai!
Citazione:
Cmq è una nota solo per l'email da portale tramite indirizzo @tre.it, non viene applicata in altri casi
Però non riesco a capire come altro posso fare ad inviare le mail...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
AndreA
Tu invii email da Pianeta 3? :P
Cmq è una nota solo per l'email da portale tramite indirizzo @tre.it, non viene applicata in altri casi
Ecco: è proprio per questo motivo che, in un primo tempo, avevo sperato che la limitazione sulla porta 25 fosse determinata da un "residuo" di una vecchia impostazione ormai priva di senso.
Infatti, mi pare di ricordare che un tempo (correggetemi se sbaglio) le e-mail si pagassero singolarmente anche se inviate con un normale client di posta tramite protocollo SMTP e allora inibire l'uso di server SMTP diversi da quello di Tre aveva una motivazione.
Comunque ho fatto varie prove con un utente che riesce ad utilizzare il server smtp.tre.biz, in luogo del .it, sebbene sia un utente consumer e ho scoperto varie cose che non sapevo e che, appena ho tempo, pubblicherò anche qui.
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Insomma, possibile che non si possano mandare e-mail da telefono senza dover utilizzare pianeta tre?!? :incavol:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
mauri
Insomma, possibile che non si possano mandare e-mail da telefono senza dover utilizzare pianeta tre?!? :incavol:
Non è che non si possano inviare: sei costretto ad usare o un server che lavori in uscita su una porta NON standard (e quindi diversa dalla 25), come ad esempio GMail, che con il proprio smtp.gmail.com e il protocollo SSL è contattabile sulla porta 465, oppure ti "affidi" al loro smtp.tre.it, che non ti garantisce affato la consegna dei messaggi, perché, se il destinatario dovesse avere la propria mailbox su un server che applica la Grey List... puoi dire addio al tuo messaggio
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Riporto i risultati delle prove definitive effettuate anche con la collaborazione di un altro utente Tre che era in grado i accedere anche al server smtp.tre.biz, di solito riservato alla clientela affari.
- Com'è ovvio, di norma chi ha un contratto consumer (ricaricabile o abbonamento) non può usare il server smtp.tre.biz. Qualche cliente consumer ci riesce, forse per caso, forse perchè ha inviato un fax di diffida. Io, con una banalissima ricaricabile, non posso accedere a tale server. Fin qui il tutto è assolutamente ovvio! Ci mancherebbe!
- dopo svariate prove, CONFERMO che il server dedicato ai comuni mortali (consumatori), smtp.tre.it, NON E' AFFATTO IN GRADO DI CONSEGNARE LA POSTA A DESTINATARI CHE ADOTTINO LA GREY LIST COME FILTRO ANTISPAM.
Non so se ciò dipende dal fatto che non ritenta l'invio dopo il periodo di delay applicato dalla Grey List ovvero perchè, pur ritentandolo, lo fa utilizzando di volta in volta un server con indirizzo IP diverso (la terna dei dati controllati dalla Grey List è costituita dall'indirizzo del mittente, da quello del destinatario e dal indirizzo IP del server mittente, di conseguenza se il filtro, anche dopo che è trascorso il periodo di delay, riceve il messaggio da un server con IP diverso, lo considera sconosciuto e torna ad applicare il rifiuto "temporaneo")
- il server smtp.tre.biz, al contrario del .it, RIESCE A FAR PERVENIRE LA POSTA REGOLARMENTE A CHI UTILIZZA LA GREY LIST e ci riesce con un ritardo ragionevolissimo (20 minuti circa a fronte di un periodo di delay impostato nella Grey List pari a 5 minuti)
- il server smtp.tre.biz NON consegna DIRETTAMENTE la posta al server destinatario, ma SI APPOGGIA AD UNA INFRASTRUTTURA TISCALI.
Infatti, esaminando l'header del messaggio inviatomi con il server smtp.tre.biz (il cui indirizzo IP, nel caso di specie era 94.162.163.48 ), risulta che quest'ultimo ha consegnato il messaggio al server
mta-1.h3g.tiscaliservices.it (indirizzo IP: 213.205.37.69 ), che evidentemente gli gestisce le code di spedizione.
La Grey list risulta regolarmente applicata dal mio server di destinazione (in realtà non è proprio il mio, ma è come se lo fosse) nei confronti di quello Tiscali e, come ho già scritto, il ritardo indotto dal filtro risulta essere pari a 20' e 59", assolutamente ragionevole, anche se la Grey List in questione opera solo per i primi 5 minuti, ma qui entrano in gioco le code di spedizione.
In conclusione.
Chi utilizza il .BIZ può stare tranquillo
Chi è costretto ad utilizzare l'smtp.tre.it può essere certo che i destinatari dei suoi messaggi che dovessero ricorrere alla Grey List (di solito è applicata a livello di provider) non riceveranno mai alcunchè e non sapranno nemmeno che è stata inviata loro un'e-mail.
La diversa configurazione dei due sistemi d'invio legittima, più che il sospetto, la considerazione che la cosa sia del tutto intenzionale e che a Tre non importi un bel nulla di garantire ai clienti consumer un servizio di posta elettronica affidabile!
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Finalmente ho risolto!!!! :crazy:
Semplicemente il server smtp.tre.biz non richiede l'autenticazione.... Stavo impazzendo nell'inserire tutti i nomi account (numero di telefonino, alias) e le password (password del sito, pin originario, etc), ed invece è sufficiente non richiedere l'autenticazione smtp.
Finalmente ho risolto! :lol:
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Guarda che anche l'smtp.tre.it non ha mai richiesto l'autenticazione: di solito gli SMTP dei gestori telefonici, per riconoscere l'utente che accede al loro server della posta in uscita, si basano sulla connessione dati (l'indirizzo IP).
Il punto è che il server smtp.tre.biz è riservato ai contratti aziendali: tu ne hai uno di questo genere, vero? Io, con una ricaricabile da normale consumatore non vi posso accedere, a prescindere dall'autenticazione.