Secondo me dobbiamo distinguere la tipologia "tecnica" di casella PEC (CEC-PAC o PEC standard) e il suo utilizzo.
E' stata creata la tipologia "specifica", per permettere ai cittadini di avere una casella gratuita per comunicare con la PA, che esaurisce lì il suo scopo.
Dunque le caselle di Posta Elettronica Certificata normali non hanno limitazioni tecniche che precludano l'invio o la ricezione di messaggi da parte di altre mailbox, ma non esiste alcun obbligo per l'Azienda o il Cittadino di utilizzarla anche per le comunicazioni con altri soggetti.
Quindi la casella PEC sarà anche attiva, ma nessuno obbliga chi se ne dota (in questo caso H3G S.p.A.) ad utilizzarla come sostitutiva della tradizionale raccomandata A/R.
Per le comunicazioni tra cliente e azienda previste dal contratto rimangono valide sempre solamente quelle comunicate in via ufficiale, dunque potrai usare la PEC se e quando H3G deciderà di fornirti un indirizzo a cui scrivere o se verrà obbligata da un'altra legge a fornirtelo.
Si tratta anche di una questione di gestibilità delle comunicazioni stesse: i gestori al momento permettono il contatto in varie modalità, diverse per ciascuno di essi, e dietro a ciascuna di esse c'è tutta una organizzazione per la gestione, lo smistamento e la risposta. Se tu invii qualcosa ad un altro indirizzo (che sia fisico o virtuale), è più probabile che questo venga perso o addirittura cestinato, piuttosto che inoltrato al reparto competente.
E' come se tu spedissi una raccomandata all'ufficio legale H3G per reclamare per un addebito non congruo: semplicemente non è una possibilità contemplata, per i motivi che ho esposto sopra.