Beh, ti dirò che invece proprio sulla fiducia, sul fatto cioè che quanto non stabilito espressamente dalle parti sia fuori dal contratto, si basa parte del mio lavoro.
Senza fare un trattato di diritto, nel mio campo si lavora molto sul fattore "fiducia" o buona fede contrattuale: se Tre non menziona le videochiamate nelle condizioni vessatorie, deve significare, giuridicamente parlando, che queste non rientrino in tali condizioni.
Se la Tre, arbitrariamente, deciderà che le videochiamate fanno soglia ai fini delle condizioni che conosciamo, avrà violato il contratto e nessun Giudice le darà ragione, poiché Tre sarà in mala fede.
Ci si basa cioè sulla "fiducia" (in gergo tecnico buona fede contrattuale) in base alla quale quel che non c'è nel contratto non esiste fra le parti.
Il concetto di buona fede contrattuale, codificato nel Codice Civile, è un atto di civiltà giuridica a completamento del sistema normativo-contrattuale.
Tornando a noi, scusandomi per questa digressione, ti dico che non mi pesa fare le videochiamate, che rientrano nelle soglie dell'opzione "insieme", dal momento che le farei in ogni caso, perché mi permettono di vedere una persona lontana.
Capisco ovviamente che non tutti possano o vogliano fare videochiamate al posto delle tradizionali chiamate voce, e ciascuno avrà certamente le sue buone ragioni.
Siamo infine tutti d'accordo sul fatto che la Tre debba indicare chiaramente tutte le condizioni necessarie nell'area clienti affinché la cosa sia più trasparente possibile.