Quindi da quello che ho capito si interviene solo a livello di software e non di hardware. Ed allora perche' bisogna spedire i cellulari per poterli sbloccare ? Perche' 3 non dota i propri dealer degli strumenti necessari per potere provvedere a cio' "in loco" ? Perche' 3 altresi' non demanda ai diversi centri di assistenza la possibilita' di operare lo sblocco previsto contrattualmente ? Se non ha seguito queste strade allora e' evidente che lo scopo e' quello di scoraggiare quanto piu' possibile tale richiesta di sblocco



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Tessera N° 133
..bella fregatura..meglio l home made...




), i vari numeri di fax e la raccomandata a Trezzano sul Naviglio. Certamente non è cosa impossibile ma penso che tutto ciò renda la procedura assai difficoltosa e lunga, cosa che sarebbe evitabile trasmettendo semplicemente il codice di sblocco o, comunque, facendo consegnare il terminale da sbloccare ad un rivenditore autorizzato 3 che diventasse, in pratica, il referente diretto e facilmente contattabile per il cliente bisognoso di informazioni sullo stato della pratica o nella malaugurata ipotesi di danno al terminale. In quest' ultimo caso, come ho già accennato sopra, il negoziante 3 potrebbe verificare di persona lo stato del terminale al momento della consegna da parte del cliente, certificandolo . Così facendo vedrei il cliente più tutelato in caso di rotture dovute a negligenza altrui, altrimenti di ardua dimostrazione se non si ha la prova che il telefono è stato consegnato integro e perfettamente funzionante ( si ricordi che il telefono, con la procedura odierna, deve essere portato nel centro raccolta DHL già imballato ).
